Una assemblea, quella del pomeriggio di ieri, convocata dal Comitato “Uniamoci per l’acqua”, nella sala “Thomas Menino” di Grottaminarda, durante la quale sono stati affrontati e discussi gli ultimi avvenimenti che hanno riguardato l’emergenza idrica. Soprattutto alla luce dell’ultima interruzione di servizio pubblico che, da ieri mattina, ha coinvolto tredici comuni a causa dell’ennesimo guasto alla conduttura Dn800 che si trova nel comune di Gesualdo e che attraversa anche Grottaminarda. Scuole chiuse, intanto, anche ad Ariano Irpino, oltre che da queste parti, proprio mentre il guasto era ancora in riparazione. Mentre non si prende in considerazione l’ipotesi di sostituirla.
Nella sala convegni, oltre a quello ufitano, c’erano altri Comitati della provincia. A rappresentare i sindaci, invece, la fascia tricolore della città del Tricolle, Enrico Franza. Al quale sono state poste domande precise. Ma”Uniamoci per l’acqua” fa un nuovo appello ai sindaci che, secondo il Comitato, si limitano a trascrivere i comunicati emanati dall’Alto Calore. E sottolineano che, evidentemente, questo non basterebbe più. Adesso, quindi, sarebbe ora di passare ad un’altra fase. E far sentire la propria voce. I Comitati, non solo quello grottese in verità, lo dicono già da diverso tempo. Perché non solo in Irpinia, ma anche nel Sannio, nel foggiano, in Basilicata, Lucania e Calabria le popolazioni soffrono questo disagio. E, a difenderli, per il momento, da quando la crisi dell’acqua che non c’è è cominciata, da un anno quasi, sono rimasti solo i Comitati. Che tengono alta l’attenzione e che non si danno per vinti.
Nella riunione di Grottaminarda del Comitato”Uniamoci per l’acqua”, quindi, è stata ripresa una lotta mai finita. E che ha bisogno anche, e sopratutto, dell’appoggio e dell’aiuto, per quello che può contare e valere, dei sindaci irpini. Che fino ad ora hanno fatto, per la grandissima parte, orecchie da mercante. Infatti era presente solo il sindaco di Ariano Irpino. Perché non si andrà oltre se non si capisce che , cercare soluzioni e alla fine trovarle, è un cammino che bisogna fare insieme. Per questo i Comitati hanno fatto una proposta che, in verità, non è nuova ma risale proprio agli inizi della vicenda”emergenza idrica”. E che, però, è rimasta inascoltata. Quella, cioè, di convocare un unico consiglio comunale straordinario con un solo punto all’ordine del giorno.
Magari ai Comuni la richiesta è comunque, da tempo, arrivata ma è stata frettolosamente chiusa in un cassetto. Che adesso bisognerà riaprire. Mentre Franza sostiene che bisogna essere”consapevoli” che le azioni sono destinate a finire subito, i Comitati sottolineano il bisogno di”colloquiare con le istituzioni più vicine, con i sindaci”. Enrico Franza ha dovuto raccogliere la delusione e, sopratutto, la preoccupazione dei Comitati.”Cosa rispondete alla gente? A chi ha un negozio ed è costretto a chiuderlo tutta la giornata perché manca l’acqua”?
“Siamo sul fronte di guerra tutti i giorni – risponde il sindaco di Ariano -. Vogliamo avere un ruolo strategico, istituzionale e di Coesione istituzionale e territoriale”. Che, continua,”in questi ultimi anni non abbiamo fatto mancare”. Ma, questo, evidentemente”non è stato sufficiente”. Forse le comunità si sono sentite più rappresentate dai Comitati che”ben vengano – aggiunge Franza -. Li ringrazio per il loro operato svolto fin qui, e per quello che stanno facendo oggi. Anche per l’affiancamento alle istituzioni”. L’emergenza idrica, per Franza, è diventavano fatto strutturale che si protrae da oltre vent’anni”. La soluzione possibile è quella di dichiarare lo stato di emergenza attraverso un documento che, attraverso gli sforzi congiunti di tutti, sia mandato al Governo. E che, nei palazzi romani,”ci dia udienza perché si istruisca una dotazione economico finanziaria e si doti di una struttura commissariale che affianchi Comuni e Alto Calore”.
Durante l’incontro di ieri ha trovato spazio la possibilità di azioni anche clamorose. Come, ad esempio, quello di una protesta durante la tappa del prossimo Giro d’Italia, che comincerà tra pochi giorni e che prevede una tappa che attraverserà l’Irpinia. “Dobbiamo provare a scongiurare questa ipotesi – conclude il sindaco di Ariano – e dobbiamo fare in modo che, questo senso di coesione, non si smarrisca. Ma che rimanga vivo anche grazie a questi Comitati che ringrazio ancora una volta”.