E’ Vladimiro Capasso presidente del MuseoPossibile di Nola, ad annunciare con orgoglio la scelta di ospitare una mostra interamente dedicata alla pace. Si intitola ‘’Mappa della pace io ci metto la faccia’’ di Peppe Pappa, progetto realizzato e curato dall’artista Gaetano Romano. A illustrare l’iniziativa Vincenzo Cuomo, direttore Kaiak A Philosophical Journey, e Stefano Taccone critico d’arte.
Da sempre nello sviluppare i suoi progetti, Pappa nato a Napoli nel 1941 e attivo sulla scena delle arti dalla metà degli anni sessanta, parte verso un obiettivo da raggiungere senza perifrasi o nascondimenti, marciando con energia verso le contraddizioni del sistema capitalistico da lui inteso, sulla scorta di pensatori quali Marcuse, come l’origine dei guasti che affliggono la società, in cui l’uomo appiattito sui bisogni e sul consumo, irretito dal sistema è diventato esso stesso merce.
Stante così le cose ci si aggira in un paesaggio infido e desolato; i volti noti di politici, finanzieri, uomini chiave del nostro tempo, sotto la lente di ingrandimento di Pappa, appaiono meschini e rivelano la loro vera natura. E ciò nonostante Pappa crede nel dialogo, e ogni opening diventa una corale attesa delle voci dei presenti, per costruire una rete solidale di attesa, perché un altro mondo è possibile.
Intanto i disastri ambientali proliferano e le ingiustizie offendono la dignità dell’uomo, la pace è parola nascosta nel sottosuolo, la guerra parola d’ordine che circola tra i popoli, e allora guardando ai titoli delle sue mostre degli ultimi anni, quali Defribrillazione, Proiettili a disposizione, La dosa del disincanto, Afflizione, Venturo, Articolo 18, e fino al recente Siamo tutti in-significanti, possiamo affermare che l’artista napoletano che non fa sconti, è l’artista che aspettavamo insieme alla pace.