Dalla passione senza limiti per Bellizzi e la salvaguardia della memoria all’attenzione ai giovani, dal racconto del territorio al valore delle relazioni. E’ stata l’occasione per ricordare Cesare Ventre, a due anni dalla morte il memorial promosso dall’Associazione Studio Eagles 91- da cui nasce Radio Notte Stereo Web – tenutosi ieri al Circolo della stampa
Un memorial che si affianca all’edizione dello scorso anno, promossa con il patrocinio dell’Associazione Culturale Comitato di quartiere e di frazione “VII Circoscrizione” Bellizzi Irpino Avellino e Vespa Club di Avellino nel Centro polifunzionale di Piazza Napoli nella frazione di Bellizzi, che ha visto tra gli ospiti Gianni Festa e Don Vitaliano Della Sala.
E’ stato il fratello Enzo Ventre a sottolineare il legame forte di Cesare con il territorio “Era innamorato della sua Bellizzi, lo testimoniano gli studi dedicati alla storia locale, raccolti in un prezioso volume nel quale ripercorre le origini di Bellizzi strettamente legate ai Caracciolo che lo consideravano come un centro dove trascorrere la villeggiatura. Ma Cesare è stato anche un riferimento per i giovani, guidandoli in particolare nell’universo del basket. Uno spirito poliedrico, appassionato anche di poesia e giornalismo, come testimoniano le sue collaborazioni al Corriere dell’Irpinia. Più volte aveva cercato di sollecitare le amministrazioni perchè dedicassero più attenzione a Bellizzi, garantendo, innanzitutto, la qualità dei servizi”. Una testimonianza affiancatasi a quella di altri protagonisti del tessuto sociale cittadino come Giuseppe D’Amore che si è soffermato sugli studi di Cesare dedicati a Bellizzi, frutto di ricerche presso Biblioteche, Archivi, Parrocchie. E’ stata quindi Marika Borrelli a soffermarsi sul garbo che contraddistingueva Cesare Ventre anche nell’universo del giornalismo. Di qui la scelta di dedicare il memorial di quest’anno all’universo del cinema irpino, a partire dalla trasmissione di Radio Stereo Web Periscopio che racconta i fermenti culturali del territorio, a partire da rassegne come Laceno d’Oro e dall’impegno di associazioni come Zia Lidia Social Club. Sono stati, quindi, Ciro Borrelli, scrittore e studioso di cultura cinematografica e Alfonso Bruno, presidente del Centro Studi Cinematografici a premiare i giovani protagonisti del cinema irpino per la loro passione e la qualità dell’espressione cinematografica, sia essa tecnica, ideativa o autorale. Primo premio a Maurizio Venturiero, videomaker, menzione speciale per Antonio Emanuele Ricci per il suo documentario dedicato ad Antonio Ammaturo, nel quale ricostruisce gli intrecci tra politica, terrorismo e criminalità che si nascondono dietro l’uccisione di Ammaturo, sulla quale non è mai stata fatta piena luce. Ricci ha sottolineato il proprio orgoglio nel ricevere il premio dedicato alla memoria di Cesare Ventre, ribadendo la scelta di rendere omaggio a “un grande uomo, un irpino, che proprio come Falcone, Borsellino, Don Puglisi, Don Diana e migliaia di altre persone ha lottato fino alla fine per un Paese più giusto e più libero. Sono orgoglioso di aver dato il mio contributo facendo in modo che la sua storia sia ora parte della memoria collettiva”
A impreziosire l’incontro la performance musicale di Sara Testa e Marco Varricchio dell’Istituto Comprensivo Statale San Tommaso Tedesco.