Restano sempre molto lunghe, anzi aumentano le distanze tra la maggioranza del sindaco Salvatore Carratù e il capo di uno dei due gruppi di opposizione, Mimmo Torello di “Verso Itaca”.
Il sindaco, in un lungo post facebook, stigmatizza quella che ritiene essere la “mission” del consigliere Torello, fin dall’esito elettorale delle amministrative di giugno 2024:, e cioé «insultare quotidianamente il sottoscritto ed i componenti della maggioranza consiliare, gettando fango sull’Amministrazione Comunale e sui funzionari dell’Ente. Non lo fa da solo ovviamente, ma con l’aiuto di amici, pagine social e profili falsi. Qua l’unico desiderio è di sedersi nello scranno più alto del Consiglio Comunale». Della serie, «il potere logora chi non ce l’ha».
Il primo cittadino di Montoro non risparmia forti accuse al consigliere di “Verso Itaca”, tacciandolo di arroganza e prepotenza. E sullo stato delle finanze comunali, Carratù sottolinea: «Falso disequilibrio? Baggianata. Stiamo vivendo un momento delicato, complesso, forse uno dei momenti più difficili per la Città di Montoro. Un problema enorme che condiziona non soltanto la nostra attività amministrativa, ma il futuro dei nostri cittadini. Il dissesto, scelta adottata da molti enti, sarebbe stato persino troppo facile, non avrebbe richiesto nessuna fatica agli Amministratori, ma avrebbe danneggiato Città e cittadini. Quindi abbiamo optato per l’adozione del piano di riequilibrio finanziario, un percorso faticoso, ma l’Amministrazione ha deciso di perseguire la responsabilità del fare, anziché quella di farsi accompagnare da un Commissario».
E ancora: «I funzionari sono rimasti dove erano stati collocati dal proprio capo settore. Da dicembre 2024 il ruolo è stato ricoperto dall’unico dipendente che si è reso disponibile e che oggi viene continuamente insultato dal consigliere Torello, che si diverte a giocare con le parole. Essere poco esperto non significa essere incapace o incompetente, il funzionario ha dato la sua disponibilità ad assumere un incarico non certo facile, ma per il consigliere i dipendenti comunali, visto l’incarico e lo stipendio pubblico, possono essere continuamente offesi così come accade agli amministratori, questa è una legge che si è fatto da solo.
E se non si riesce a colpire dipendenti e amministratori si va al Tar, alla Procura della Corte dei Conti, da qualche parte, da qualsiasi parte, basta scriverlo sui social, farlo collocare su qualche pagina social amica, offendere da qualche microfono. TAR che ha respinto due istanze cautelari del Consigliere Torello, con le seguenti motivazioni: la prima perché il bilancio di Ente è “bene pubblico” e prevale sugli interessi contrapposti da un singolo soggetto, la seconda che chiedeva l’annullamento del piano di riequilibrio finanziario, TAR respinge istanza cautelate perché la procedura deve continuare.
Ora ha attivato azioni presso la Procura della Corte dei Conti, su questo punto sono il più sereno di tutti, Torello dimentica che l’istruttoria della sezione Corte dei Conti riguarda gestioni precedenti, che solo grazie alla adozione del piano di riequilibrio da parte di questa maggioranza sono state temporaneamente sospese». Altro aspetto: «Questo Sindaco quando si è insediato ha rinunciato a farsi assistere da un ufficio di staff “esterno”, costato negli anni precedenti circa 90.000,00 euro; così come, responsabilmente, ha optato per l’affidamento di altro incarico, gratuitamente ad Asmel, di cui siamo soci, anziché procedere a nomine esterne, che sono costate oltre € 15.000,00 euro nell’ultimo triennio. Personalmente mi limito a raccontare quello che facciamo noi come amministrazione e non quello che hanno fatto altri, ma i numeri bisogna leggerli. Per quanto attiene i servizi esterni messi sotto la lente d’ingrandimento da Torello, ricordo che lo sguarnito settore finanziario aveva “diversi” consulenti/supporti (per la gestione del personale, per l’elaborazione degli stipendi, per il 770, per la gestione Iva, per la gestione dei pensionamenti, per il conto annuale, ecc) che nell’ultimo quinquennio sono costati al comune oltre € 210.000,00.
E tutte queste consulenze dove hanno portato? Sono servite al responsabile del settore per formare i dipendenti che gli erano stati assegnati? Assolutamente no, altrimenti a quest’ora avremmo avuto un settore finanziario autonomo e funzionante. Se nella precedente amministrazione si preferiva dare incarichi a più soggetti non sarò io a giudicare queste scelte, posso solo prenderne atto come fanno tanti cittadini oggi e cercare di trovare soluzioni utili a risanare le casse comunali contenendo costi che prima erano spropositati. E sì prima si campava di rendita, si apriva il forziere e c’erano 2.000.000.000 euro anno per le spese correnti. Dal 1° gennaio 2024 il forziere è vuoto, ma ai cittadini si è dimenticato di dirlo a tempo debito».
Per il consigliere Mimmo Torello, che respinge le accuse personali al mittente, la lettura delle cose è ben diversa. Lo dice rammaricandosi del tono del sindaco con cui ha parlato anche degli amici definendoli “tappezzeria” , «quelle persone, quei giovani – scrive Torello rivolto al sindaco- che credono nella possibilità di una Montoro libera da ciò che incarni insieme alla tua amministrazione e cioè un modo vetusto, superato, ammuffito di gestire la cosa pubblica pensando di essere ancora negli anni 70». Torello avverte: il ruolo del suo gruppo, assieme al consigliere Lepre, sarà sempre di opposizione «conscia e responsabile del proprio ruolo», con tanto di “fiato sul collo”:
E argomenta:«E’ questo che deve fare un’opposizione, ma anche un consigliere di maggioranza quando si rende conto che la sua maggioranza non ha nulla da proporre o da offrire, che non c’è progetto, non c’è idea, non c’è nulla, solo vanagloria… Ecco, la vanagloria, caro signor Sindaco… Non ti rendi forse ancora conto che per la tua fascia non hai esitato a metterti con amici e nemici, con tutto e con il suo contrario, con quelli che stavano con Giaquinto e che adesso insieme a te gli danno contro…». Quanto al potere «non mi interessa, non ho voluto fare il sindaco quando me lo hanno proposto molti dei tuoi, non ho venduto i voti che ho preso per un posto da assessore dopo le elezioni… Un’amministrazione allo sbando, che non propone, si giustifica, che non agisce, ha paura, che crea nemici per spostare l’attenzione dal proprio fallimento …».
Quanto al dissesto, per il consigliere Torello resta «una scusa comoda, un’invenzione politica.
Non c’era nessuna emergenza inevitabile. Il “dissesto” è stato costruito a tavolino per giustificare tagli, incapacità, immobilismo…per non assumerti responsabilità… I ricorsi al TAR, alla Corte dei Conti, al Prefetto? L’unica arma che ha chi non viene ascoltato, chi prova a far rinsavire chi è malato di egolatrìa e non ammette opinione contraria». Seguono altre parole dure, da parte di Torello, per giudicare l’amministrazione Carratù, e per ribadire che il gruppo “Verso Itaca” continuerà la sua strada.