Due anni, sei mesi e dieci giorni, quattromila euro di multa e “no alla sospensione condizionale della pena”. Questa è la condanna inflitta al 25enne di Rocca San Felice coinvolto nella truffa del Bonus Cultura, al termine del patteggiamento. La richiesta avanzata dalla difesa del giovane, l’avvocato Francesco Pecchia, è stata accolta con il parere favorevole dalla Procura nei confronti del giovane libraio di Rocca San Felice accusato di aver prosciugato i soldi dei bonus libri e finiti in due conti esteri a Tallin in Estonia e in Lussemburgo.
I fatti risalgono al periodo compreso tra maggio 2022 e novembre 2023. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’imputato avrebbe creato una piattaforma online, completa di un falso logo ministeriale, attraverso cui convinceva gli utenti – in gran parte diciottenni – di poter convertire in denaro i 500 euro previsti dal Bonus Cultura. Una volta ottenuti i codici e i QR Code delle carte elettroniche, l’uomo avrebbe svuotato i conti, appropriandosi delle somme.
L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Luigi Iglio e condotta dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura di Avellino, ha ricostruito i flussi di denaro riconducibili al ventiduenne. Le somme illecitamente acquisite – per un totale superiore ai 300mila euro – sarebbero state trasferite in due tranche su un conto estero aperto in Lussemburgo. Operazioni che hanno fatto emergere anche l’ipotesi provvisoria del reato di autoriciclaggio. Il giovane era stato inizialmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, misura successivamente confermata anche dal Tribunale del Riesame.