La Procura di Avellino ha ottenuto il rinvio a giudizio per gli indagati nell’inchiesta condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Avellino che il 30 ottobre scorso aveva portato alla notifica di sedici misure cautelari nei confronti di altrettanti presunti pusher attivi in varie parti della città capoluogo nello spaccio di cocaina, che arriva e veniva acquistata dalla zona di Napoli, prima Scampia e poi Brusciano. Il processo nei confronti di quindici imputati partirà il prossimo 16 dicembre davanti ai magistrati del Tribunale del capoluogo. Il pm della Procura di Avellino che ha coordinato le indagini, il sostituto procuratore Luigi Iglio, aveva firmato la richiesta del processo per tutti gli indagati.
Tre gli imputati che hanno patteggiato davanti al gup del tribunale di Avellino.W.S.M., difeso dall’avvocato Giuseppe Di Gaeta e M. B. difeso dall’avvocato Annibale Schettino, hanno patteggiato a tre anni di reclusione con l’ammissione ai lavori di pubblica utilità per l’estinzione del reato e per B. C., difeso dall’avvocato Loredana De Risi, condannato a due anni e quattro mesi di reclusione in continuazione con un’altra condanna per fatti analoghi del 2016.
I fatti contestati vanno dall’ottobre del 2021 per cessioni di cocaina, hashish, eroina e in alcuni casi anche il “metadone” consegnato al Serd di Avellino spacciato ad altri tossicodipendenti. La droga alle varie piazze in città arrivava da Scampia. La piazza dove spacciano era stata creata nei pressi del Ponte della Ferriera, a pochi passi dal Comune di Avellino. Nei guai sono finiti, commercianti, imprenditori, ma anche altri insospettabili professionisti.