Non c’è accordo tra i consiglieri comunali Pd e i candidati dem alle scorse amministrative, che ieri si sono incontrati a via Tagliamento per confrontarsi su cosa fare dopo che la sindaca Laura Nargi ha proposto a chi ci sta un governo di scopo per superare la crisi politico-amministrativa del Comune di Avellino.
I dem, Luca Cipriano, capogruppo consiliare, Enza Ambrosone, Nicola Giordano, Ettore Iacovacci sono dialoganti con Nargi, pronti a raccogliere l’appello della sindaca a determinate condizioni: la prima e imprescindibile è la rottura forte e chiara di Nargi con l’ex sindaco Gianluca Festa.
Una condizione che non è sufficiente secondo Gengaro e altri esponenti democrat.
Ieri, a dire no, tra gli altri, Francesca Di Iorio, Antonio Iannaccone, Nino Sanfilippo. Hanno spiegato che non è credibile la presa di distanza di Nargi da Festa, che il legame politico tra i due è troppo consolidato nel tempo.
Inoltre, una amministrazione appoggiata da Pd e anche da Forza Italia sarebbe una forzatura non spiegabile, politicamente incomprensibile, in particolare alla vigilia delle regionali.
E comunque il partito si è pronunciato in merito, o meglio il commissario regionale Pd Antonio Misiani ha ricordato che il Pd fa parte dell’alleanza di Campo largo, del campo progressista senza Forza Italia. Intanto gli alleati dell’opposizione consiliare e del centrosinistra di Avellino hanno già bocciato il patto con la prima cittadina.
Infine, Misiani ha avvertito i consiglieri dem che votare sì al bilancio consuntivo significherebbe mettersi fuori dal Pd.
A ciò si aggiunga che i candidati dem alle scorse amministrative cittadine hanno siglato un documento in cui si di schierano contro il “pasticcio” con Nargi: l’unica soluzione sarebbe il voto dopo il commissariamento.
Ma i consiglieri dem pro-Nargi non sembrano voler accettare la linea del Nazareno.
A concludere, l’incontro di ieri è stato il consigliere regionale pd Maurizio Petracca che ha preso tempo in attesa di un ulteriore confronto.
Magari sarà la direzione provinciale del Pd a pronunciarsi sulla questione. Il rischio è che in caso di via libera al patto con Nargi, Misiani intervenga per commissariare il Pd irpino. Ed è forse ciò che spera chi nella segreteria di Nello Pizza è in minoranza.