Si e’ chiuso con quattro condanne e sei assoluzioni il processo, nato dall’inchiesta della Procura di Avellino sull’Acs e su presunte ipotesi di corruzione sugli affidamenti nei confronti di larga parte dei dieci imputati. Il verdetto emesso, stamattina dai giudici del Tribunale collegiale di Avellino presieduto da Lucio Galeota. Le condanne riguardano solo le ipotesi di peculato, assoluzione per tutti gli imputati per cui era stata contestata la corruzione.
Condannato l’ex manager dell’Acs, Amedeo Gabrieli a 4 anni e 8 mesi, poiché ritenuto colpevole dei reati di peculato limitatamente all’appropriazione delle autovetture aziendali. Quattro anni e due mesi anche per Giugliano Luciana, anche in questo caso limitatamente all’appropriazione delle autovetture aziendali. Condanna a due anni e otto mesi per Ciccarone Carmine Antonello per il capo di imputazione relativamente all’appropriazione della somma di euro 130,00, con il riconoscimento di una circostanza attenuante. Due anni e otto mesi anche per Barbara Matetich .
Il Tribunale ha anche applicato a Gabrieli Amedeo Alberto, Giugliano Luciana, Ciccarone Carmine Antonello e Matetich Barbara la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, perpetua per i primi due e per anni tre per il terzo e la quarta, nonche’ l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere prestazioni di un pubblico servizio, per anni tre. I quattro imputati erano difesi dagli avvocati Gerardo Di Martino, Costantino Sabatino, Fabio Tulimiero. Gli avvocati sono pronti ad impugnare la sentenza di primo grado.
Le assoluzioni
Assolti dalle accuse Pino Freda, Mauro Aquino, Sergio Galluccio, Maria Stingo, Raffaele Matarazzo, Vincenzo Marciano accusati di corruzione perche’ il fatto non sussiste”. Erano stati tutti accusati di corruzione in concorso con Amedeo Gabrieli. Anche per lui l’assoluzione dall’accusa più grave. Cade anche l’accusa di corruzione elettorale per lo stesso Gabrieli in concorso con Sergio Festa, difeso dall’avvocato Gerardo Santamaria. Per questo capo di imputazione e’ stata dichiarata la prescrizione. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Alberico Villani, Gaetano Aufiero, Claudio Frongillo, Ennio Napolillo. Co Le motivazioni saranno rese note tra trenta giorni. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduta dal giudice Lucio Galeota. I sette sono stati difesi dagli avvocati Claudio Frongillo, Ennio Napolillo, Gaetano Aufiero, Alberico Villani, Guido Chiusano.
Le richieste della Procura
Il pm al termine della sua requisitoria ha chiesto 11 anni di reclusione per Amedeo Gabrieli, 7 anni per Luciana Giugliano, 6 anni per l’ex consigliera comunale Barbara Mathetic, 6 anni per suo marito Carmine Antonio Ciccarone, 6 anni per Pino Freda, 6 anni per Mauro Aquino, 6 anni per Sergio Galluccio, 6 anni per Vincenzo Marciano, 6 anni per Sergio Festa, 4 anni per Maria Stingo, 4 anni per Raffaele Matarazzo. Gli imputati rispondono a vario titolo di peculato e corruzione.
L’inchiesta
L’inchiesta condotta dall’ex procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo, a maggio 2016 registrò provvedimenti giudiziari per l’ex amministratore unico, Amedeo Gabrieli, che finì agli arresti domiciliari. Per altre cinque persone – Mauro Aquino, Pino Freda, Sergio Galluccio, Vincenzo Marciano, Luciana Giugliano – scattò il divieto di dimora nel capoluogo irpino. Misure cautelari che furono revocate il 30 settembre 2016.Secondo l’accusa l’azienda negli anni precedenti aveva affidati i servizi pubblici «senza alcuna procedura, nel totale disprezzo delle regole e in cambio di sostegni elettorali».