Truffa da 34 milioni stamattina è stato ascoltato in aula, questa mattina, il primo testimone chiave. Nel corso dell’udienza di stamane sono emersi dei dettagli sullo schema Ponzi e i trasferimenti verso conti esteri. Il procedimento giudiziario per la presunta frode da 34 milioni di euro, che coinvolge 41 imputati, entra in una fase cruciale. Nella recente udienza è stato sentito il primo investigatore, autore delle indagini avviate nel 2018 dalla Procura di Como e successivamente estese a Modena e Avellino.
Durante l’escussione, l’ufficiale ha delineato i meccanismi del sistema illecito: le società coinvolte – con sede in Lussemburgo, Austria e Cipro – fungevano da veicoli per movimentare fondi, spesso convertiti in criptovalute, secondo uno schema Ponzi. Il denaro raccolto da ignari investitori, spesso tramite offerte non autorizzate e piattaforme di crowdfunding, veniva trasferito su conti a Cipro e nel Regno Unito, mentre solo una minima parte veniva utilizzata per simulare rendimenti. Il Tribunale ha aggiornato l’udienza al 16 dicembre 2025, data in cui saranno ascoltati altri due investigatori e alcune persone offese.
Nel collegio delle parti civili figurano, tra gli altri, gli avvocati Fabio Tulimiero, Enzo Caggiano, Angela De Rosa, Costantino Sabatino, Giuseppe Vitiello, Alberto Maria Acone ed Elisabetta Acone. Gli imputati sono difesi dai legali Antonio Rauzzino, Gerardo Di Martino e Nicola D’Archi. Il procedimento avellinese si affianca a vicende parallele già trattate nei tribunali di Como, Modena e Bolzano, riguardanti principalmente il profilo finanziario e sanzionatorio. Tuttavia, ad Avellino si procede per i capi più gravi, in particolare l’associazione per delinquere e la truffa. L’inchiesta trae origine da un’operazione della Guardia di Finanza comasca, che nel luglio 2018 portò al sequestro di beni per 34 milioni. Le indagini, coordinate con l’ausilio di Eurojust e autorità estere, hanno rivelato una rete internazionale dedita alla raccolta illecita di capitali tramite società estere prive delle necessarie autorizzazioni Consob.