Realizzare delle antenne sul territorio per intercettare i bisogni della comunità, a partire dai giovani. E’ l’idea da cui nasce il Centro Caritas Betania che sarà inaugurato il 18 luglio, alle 19, a Borgo Ferrovia, a pochi metri dalla parrocchia. A illustrarlo Antonio D’Orta, direttore della Caritas di Avellino, presente insieme al vicedirettore Costantino Del Gaudio: “La scorsa settimana abbiamo inaugurato il Centro di Ascolto di Torelli, domani sarà la volta del Centro di Borgo Ferrovia. Si tratta di spazi che possono svolgere un ruolo cruciale per entrare in contatto con le fragilità sul territorio e si inseriscono in un progetto dj riorganizzazione complessiva della Caritas, a partire dalla Fattoria Sociale. Acquisita negli anni ’80 dalla diocesi, può diventare strumento per accogliere le povertà non materiali, che sono le più difficili da affrontare, come ha sottolineato il vescovo Aiello più volte. Grande attenzione sarà rivolta ai giovani, cercheremo di dare risposte alle loro fragilità, al senso di vuoto, di scollegamento con la realtà che molto spesso li attraversa. Del resto, la Ferrovia ha sempre avuto questa vocazione, grazie alla presenza della Chiesa e della scuola e di numerose attività Vogliamo di carattere associativo. Vogliamo costruire un luogo che sia strumento di educazione dei giovani, dove si possano sentire accolti, un luogo che sia anche centro pastorale in cui trovino spazio la catechesi e l’amore di Dio, in cui la parola si faccia carne”. Don Carmine della Puzza, diacono della chiesa di Borgo Ferrovia si sofferma sulle molteplici attività che si alterneranno nelle sale del centro, alla presenza di un medico che offrirà il suo sostegno a chi avrà bisogno di un primo soccorso si affiancherà l’impegno di una cooperativa impegnata con persone con disabilità. Cuore della struttura due centri di ascolto, di cui uno riservato ai giovani che hanno, spesso, soprattutto bisogno di essere ascoltati. E saranno i giovani delle associazioni ad accoglierli e dialogare con loro. Nel salone centrale si svolgeranno attività di teatro, musica, lettura, doposcuola e studio delle lingue”. Don Michele Ciccarelli, parroco di Rione Ferrovia, sottolinea come “l’idea che portiamo avanti è quella della cittadella, catechesi, liturgia e carità devono convergere in un luogo, condurre gli uomini alla conoscenza di Cristo attraverso un processo che metta uomo al centro. Ecco perchè vogliamo creare un luogo accogliente pensato innanzitutto per i giovani con difficoltà relazionali”.