“Funzionerà soltanto nei mesi invernali”, la mini centrale idroelettrica del fiume Ufita, tra i Comuni di Grottaminarda e Melito. Cosi spiega il geometra, direttore dei lavori. Se di questi tempi, evidentemente, sarà ferma l’intero ingranaggio è previsto da ottobre ad aprile. Ma resta il fatto che la portata sarà davvero minima. E che, poi, scorre su un fiume che non c’è più. Si attendono, infatti, la piogge. Ed è prevista, da quella che tecnicamente è definita “opera di presa”, dal punto da cui partirà tutto l’ingranaggio, attraverso una tubazione, tre chilometri più in là un’altra struttura. Che fa da punto di arrivo. L’installazione di questa struttura servirà per fornire la corrente elettrica ai privati. Che la compreranno. Il futuro passa, infatti, da queste parti. Stazione”Hirpinia” dell’Alta Velocità, polo logistico, la Lioni Contursi Grottaminarda, quest’ultima ferma al palo: le aziende che, in valle Ufita, già ci sono e quelle che verranno hanno bisogno di una importante capacità di energia elettrica. Ma con un fiume, l’Ufita, ormai buono solo per i racconti ed i ricordi, ci si chiede se si doveva fare proprio qui questa mini centrale. E se non si doveva cercare, invece, di alimentarlo, in parte, per l’emergenza idrica. La potenza massima che, nei mesi invernali, sprigionera’ nei mesi invernali questa mini centrale è di 2080 Kw. Mentre quella media sarà di 975. E il cosidetto”canone rivierasco”, dei ristori cioè ai due Comuni interessati, basterà a tenere buone le due comunità? Intanto i vantaggi per la popolazione consisterebbero nel fatto che si chiamano a lavorare tutte imprese campane. Può bastare? Dalla Società Idroelettrica Torrente Ufita s.r.l., con sede a Milano, mentre quella legale è ad Avellino, non si sbilanciano. E attendono tempi migliori.