«In questi giorni si sono susseguite diverse esternazioni da parte di esponenti locali riguardo alla sanità irpina e alla Valle dell’Irno. Una gara a chi denuncia più disservizi e mancanze croniche nell’assistenza sanitaria offerta al territorio. Colpisce, tuttavia, che a farsi promotori di queste criticità siano proprio esponenti che rischiano ben presto di appartenere alla stessa area politica da cui trae origine questa gestione fallimentare. Se queste sono le premesse, è lecito chiedersi quale credibilità possa avere un progetto politico che appare diviso nei fatti ancor prima di definire un programma».
Così il Coordinamento di Forza Italia – Montoro che interviene sugli argomenti in discussione in questi giorni: e continua: «Oltretutto abbiamo letto dichiarazioni contraddittorie e irragionevoli che da un lato elogiano l’operato di De Luca nella gestione sanitaria della valle dell’Irno e, dall’altro, attribuiscono le responsabilità delle carenze ormai strutturali a una gestione schizofrenica dei manager della sanità. Una narrazione di convenienza per chi cerca di separare l’indirizzo politico da chi lo ha messo in pratica, ma che nella realtà restano due facce della stessa medaglia.
In questi anni il nostro comprensorio ha assistito a una lunga sequenza di impegni puntualmente disattesi. Dopo la chiusura del Pronto Soccorso di Solofra e l’accorpamento della gestione al Moscati di Avellino, risulta ancora inattivo il punto di Primo Soccorso, annunciato come misura compensativa. Una scelta già di per sé insufficiente, ma che è resa ancor più grave dai continui rinvii che di fatto accentuano le condizioni insostenibili del Moscati. Una conseguenza inevitabile che oggi registra ripetuti picchi di sovraffollamento ad Avellino e una condizione insostenibile per il personale sanitario che, come nel caso delle recenti dimissioni della viceresponsabile del Moscati, rischia di fuggir via dalle nostre realtà per ottenere condizioni lavorative quantomeno dignitose.
Oltremodo resta incomprensibile la sospensione degli interventi programmati nell’edilizia sanitaria, come per il caso dei lavori per la Casa della Salute, ancora fermi a un semplice allestimento di cantiere, e quelli per l’adeguamento tecnologico e impiantistico del Centro Walter Tobagi di Montoro bloccati da tempo, senza alcuna comunicazione chiara sui tempi di consegna e di attivazione dei servizi.
Riteniamo dunque chiusa una stagione segnata da promesse mancate e scelte fallimentari. È il momento di aprire una fase nuova, concreta e propositiva, fondata su un’idea chiara di rilancio della sanità nel nostro territorio. Un percorso che parta dal rafforzamento del personale sanitario nei presidi esistenti, dal rilancio dell’ospedale Landolfi con la riapertura del pronto soccorso, dal potenziamento dei servizi specialistici ambulatoriali, dalla valorizzazione della medicina di prossimità e da un’accelerazione concreta dei cantieri dell’edilizia sanitaria, ancora inspiegabilmente fermi e privi di una visione compiuta.
Sentiamo dunque il dovere di rivolgere un invito a chi oggi critica, in parte o del tutto, la gestione di De Luca pur rischiando di diventarne presto alleato e quindi complice. È il momento di assumersi la responsabilità di una scelta chiara, lasciando da parte ambiguità e contraddizioni, per fare spazio a un confronto serio, credibile e coerente, capace di rispondere davvero alle esigenze di Montoro e dell’intera Valle dell’Irno».