Erano stati abbandonati in un sacco nei pressi di una zona rurale della cittadina, esposti al caldo soffocante di questi giorni: i cuccioli, di poche settimane di vita, sono stati salvati dalla prontezza e dalla sensibilità di un agente della Polizia Municipale di Lioni, intervenuto dopo la segnalazione di un cittadino. Sono stati subito rianimati, rinfrescati con dell’acqua e nutriti, poi ha allertato i veterinari dell’ASL per garantire un’assistenza sanitaria più approfondita.
Grazie alla sinergia tra forze dell’ordine e operatori sanitari, i tre cuccioli sono stati salvati e affidati al canile comunale. Ora sono al sicuro e in attesa di una nuova famiglia che possa accoglierli con amore.
Il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Aiello, ha sottolineato l’importanza della vigilanza sul territorio e ha ringraziato i cittadini per la prontezza nel segnalare situazioni di emergenza. “Questi interventi non sono solo parte del nostro dovere – ha dichiarato – ma rappresentano anche il volto umano della nostra professione.”
L’episodio ha toccato profondamente la comunità di Lioni, suscitando emozione e gratitudine verso chi, con senso del dovere e compassione, ha restituito a tre vite indifese una possibilità.
Il Comandante Aiello ha inoltre precisato che l’attività a tutela degli animali, specie quelli d’affezione (come cani e gatti), è da sempre stata svolta, con particolare impegno dagli agenti della Polizia Municipale, sia per quanto riguarda la prevenzione che per quanto concerne i servizi repressivi. A tal proposito ricorda che le nuove disposizioni sui reati contro gli animali, inaspriscono le pene per maltrattamenti e abbandono, introducendo anche misure di prevenzione e protezione per gli animali coinvolti in procedimenti penali. La legge prevede pene più severe per l’uccisione e il maltrattamento di animali, con la possibilità di reclusione fino a 4 anni in caso di sevizie e multe fino a 60.000 euro. L’abbandono di animali, punito con l’arresto fino a un anno o con ammende da 1.000 a 10.000 euro, ora prevede un’ammenda minima più alta, pari a 5.000 euro. Tutti i cittadini sono invitati a prendere conoscenza delle nuove disposizioni e a collaborare attivamente nella difesa del benessere animale, segnalando eventuali situazioni di maltrattamento alle autorità competenti.