“Con questo progetto abbiamo consentito a diversi cittadini disabili di intraprendere percorsi di formazione professionale e inserimento lavorativo, fino all’ospitalità presso strutture di housing sociale. É in occasioni come questa, che viene fuori il senso e la missione che, come ente impegnato nel sociale, portiamo avanti ogni giorno”. Carmine De Blasio, Direttore Generale del Consorzio dei Servizi Sociali A5, ha aperto così il confronto presso la Sala “Grasso” della Provincia di Avellino dedicato al progetto di inclusione finanziato dalla Misura 1.2-Persone con disabilità del PNRR. “I servizi e i progetti devono tradursi in iniziative e opportunità delle quali, grazie alla rete nata con diversi operatori del terzo settore, beneficeranno persone e famiglie della nostra provincia”.
Il progetto, che andrà avanti fino a marzo, interessa tre gruppi di utenti, ognuno composto da 12 componenti, e si sviluppa lungo le azioni della formazione e dell’inserimento lavorativo. Le attività sono state curate da Mestieri Campania, in qualità di Agenzia per il Lavoro specializzata nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. “Abbiamo voluto dare spazio soprattutto ai protagonisti di questa iniziativa”, precisa la referente per Avellino Luisa Di Lisio. “Ascoltare le parole dei tanti ragazzi speciali coinvolti, così come degli imprenditori che hanno aderito a questo progetto, è il modo migliore per raccontare un’esperienza straordinaria di inclusione sociale. Operare in rete sul territorio, come in questa occasione, è il modo migliore per dare risposte concrete a chi condizioni di difficoltà”.
Anna Nazzaro, Chiara Guarino, Adriana Nardone e Ciro Covi sono alcuni degli imprenditori irpini che hanno accolto nelle loro aziende i circa 40 ragazzi speciali che hanno partecipato al progetto. “Un’iniziativa davvero bella che ha consentito a tante persone di fare un’esperienza concreta di lavoro e, a noi imprenditori, di poter avere un aiuto importante per le nostre attività. Questi ragazzi si sono messi in gioco, dimostrando di essere assolutamente in grado di collaborare attivamente e di dare un contributo importante. Con iniziative come questa cresce il senso di solidarietà e di comunità: come imprenditori – precisano – siamo pronti a fare la nostra parte fino in fondo per favorire l’inclusione sociale anche attraverso il lavoro”.
Marika Anna Rendina e Massimo Magaletti sono due delle persone coinvolte nel progetto. Entrambi sono stati vittime di incidenti molto gravi che ne hanno notevolmente limitato e condizionato la mobilità. Ora però, grazie al progetto promosso dal Consorzio dei Servizi Sociali A5, sono riusciti ad entrare nel mercato del lavoro. “A Cesinali – racconta Marika Anna – lavoro nella locale biblioteca comunale. É una bellissima opportunità che mi ha consentito, dopo la laurea, di mettermi finalmente in gioco”. Dopo un grave incidente stradale, Massimo era rimasto di fatto fermo per circa 20 anni. “Oggi posso finalmente recuperare le mei competenze di tecnico informatico. L’auspicio è che sia solo il primo passo – conclude – per ritornare finalmente ad una vita normale e gratificante”.