“Per quello che mi riguarda non è chiuso niente. Le forze politiche possono chiudere tutto domani mattina, per me non c’è problema e mi limiterò a dire quello che penso. E cercherò di fare una operazione verità nei prossimi mesi, visto che vedo che c’è gente che parla anche senza averne titolo. C’è un detto a Napoli che riguarda le brave persone ‘chiagne e fotte'”.
Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, durante la diretta social.
Per il governatore “c’è anche un’area vasta di opportunisti che continuano a nascondersi dietro le spalle di De Luca e non ha il coraggio di parlare. In questo caso i cittadini, gli esponenti politici sono chiamati a dire quello che pensano perché De Luca non fornirà più lo scudo protettivo a nessuno. Mi sono scocciato di fare da paravento da chi non ha il coraggio di dire quello che pensa”.
“Oggi si sta lavorando per approfondire il programma in Campania. Completato il lavoro si dovranno tirare le conseguenze. Io non posso decidere niente ma posso e devo esprimere le mie opinioni, con buona pace di molti. Siccome mi è capitato in qualche ultimo colloquio di cogliere qualche elemento di supponenza e di presunzione, c’è gente che non ha fatto nulla per 10 anni ma si sta scalmanando già per decidere tutto. Dal mio punto di vista non va bene.
Ci vuole disponibilità da parte di tutto, umiltà e rispetto per chi ha sputato sangue per 10 anni ed ha costruito il consenso che dà la possibilità di vincere una campagna elettorale. Perché non ci sono altre risorse da spendere ma consenso che abbiamo conquistato con il lavoro.
Quando sono stato eletto io il Pd a Napoli città era al 12% e io sono stato eletto con il 70% vuol dure che mi hanno votato da destra, sinistra e anche chi era senza partito”.
E sul candidato governatore: “Non vedo sulla scena nomi di persone adeguate per capacità, esperienza e competenza a ricoprire i ruoli ipotizzati…Non possono essere calpestati i diritti dei territori” e, ha aggiunto, “non può essere accettata a scatola chiusa qualunque proposta che viene avanzata” pur considerando la necessità di mediazione nell’ambito di una coalizione da costruire anche a livello nazionale.
“Quindi se si ritiene, nell’ambito di questo ragionamento, che il candidato presidente debba essere espresso dal partito X lo stesso partito deve avere anche il buon senso, il garbo e l’umiltà di proporre una rosa di nomi e di confrontarsi sulle proposte. Non si può dire: prendetevi il mio candidato a scatola chiusa”. Per De Luca, infine, “stiamo tornando ai tempi in cui le scelte politiche non riguardavano i territori ma gli accordi tra i partiti, ovvero le caste romane”.
“La domanda che mi viene rivolta in Campania, e che io rivolgo alla segretaria del Pd, è questa: qual è la regione al voto più importante? La Campania. Qual è la regione dove i Cinque Stelle sono stati all’opposizione per dieci anni e non hanno fatto niente? La Campania. E noi a chi diamo il governo della Campania? Ai Cinque Stelle. Non c’è molta ragionevolezza in questi comportamenti. Io non so cosa rispondere a chi me ne chiedo conto…se si ritiene che il candidato debba essere espresso dal partito x, il partito x deve avere il garbo di proporre una serie di nomi e non dire ‘Questo e’ il mio candidato’. Questo per me sarebbe inaccettabile”. De Luca ha quindi concluso dicendo che a suo avviso e’ “malissimo la chiusura del cervello e degli occhi”.