“Egregio Ministro…”: anche la Cgil irpina, con Franco Fiordallisi, scrive al ministro degli Esteri Antonio Tajani a proposito della nave abbordata dall’esercito israeliano e il cui equipaggio è stato trattenuto: “Esprimo tutta la mia indignazione e rabbia per quanto avvenuto – scrive Fiordellisi -: l’imbarcazione Handala, parte della Freedom Flotilla, è stata intercettata illegalmente in acque internazionali, abbordata con la forza dalle forze di occupazione israeliane e il suo equipaggio rapito e trattenuto con modalità degne di uno Stato di polizia. Tra le persone sequestrate figurano due cittadini italiani: Antonio La Piccirella e Antonio Mazzeo”.
“A oggi, nessuna comunicazione ufficiale da parte del Governo italiano, nessuna condanna pubblica, nessun segnale concreto che faccia pensare a un Paese che difende le persone, gli esseri umani e il diritto internazionale. La Handala non era un’imbarcazione armata. Trasportava messaggi di solidarietà e richiesta di giustizia. Il suo obiettivo era chiaro: rompere simbolicamente l’assedio disumano imposto alla popolazione civile palestinese di Gaza. Un assedio che ogni giorno miete vittime innocenti e priva milioni di persone di cibo, acqua, cure, energia, dignità”.
“Chiedo come cittadino che lei è il governo si faccia promotore per: 1) l’immediato rilascio di Antonio La Piccirella, Antonio Mazzeo e di tutto l’equipaggio della Handala, sequestrati arbitrariamente. (Perché ogni ora che passa aggrava la responsabilità del Governo italiano delle istituzioni che tacciono.) 2) l’apertura di canali umanitari immediati via mare e via terra verso Gaza, come impone il diritto umanitario internazionale. ( Perché è inaccettabile che l’Europa, e l’Italia in particolare, continuino a voltarsi dall’altra parte.) 3) Presa di posizione chiara, ferma e pubblica del Governo italiano contro questa ennesima violazione del diritto internazionale da parte di Israele. (Perché non si può restare neutrali di fronte a un crimine. Chi tace è complice. Chi temporeggia tradisce i propri cittadini e i principi su Deve reggersi una democrazia). Non posso, possiamo, tacere e fermarci finché le persone sequestrate non saranno libere, e finché non sarà riconosciuto il diritto del popolo palestinese a vivere, resistere, autodeterminarsi”.