Dopo la lettera scritta dal notaio Fabrizio Pesiri sulla pagina social dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, in cui ha raccontato il suo personale calvario e quello dei suoi familiari vissuto nel pronto soccorso presidio per le cure di emergenza in occasione del ricovero con conseguente decesso di suo padre, l’ingegnere Oscar Pesiri, Cittadinanza attiva Campania ha inviato una richiesta all’Urp dell’Ospedale Moscati. “Sulla base di quanto rappresentato, trattandosi di un caso di non semplice risoluzione, si chiede- sottolinea Angela Marcarelli Coordinatrice Rete Consumatori Cittadinanzattiva Campania- al Dirigente dell’Urp di svolgere la prevista istruttoria , riferendo con la dovuta urgenza al Direttore Generale per i provvedimenti ed iniziative contingenti al fine di sgombrare il campo anche del solo sospetto che queste situazioni possono realmente verificarsi”.
“Purtroppo se quanto riferito dal familiare del paziente deceduto dovesse corrispondere al vero è ragionevole ritenere che le nostre segnalazioni, reiterate soprattutto negli ultimi cinque anni, tutte finalizzate al miglioramento dell’umanizzazione non sono state mai state tenute in debito conto data anche l’assenza, nel medesimo quinquennio, di un Dirigente responsabile dell’URP e quindi delle sue più qualificate istruttorie che avrebbe dovuto rendere al Direttore Generale, come previsto dal regolamento di tutela della medesima Azienda Ospedaliera Moscati. Il servizio Ispettivo regionale è pregato di intervenire, con la dovuta urgenza, per quanto di propria competenza. In attesa di risposta nei termini trascorsi inutilmente -conclude la Coordinatrice Assemblea Territoriale Cittadinanzattiva Montefalcione Avellino Bassa Irpinia – questo Tribunale per i Diritti del Malato, come rappresentato dalla sottoscritta quale portatrice di interessi generali e diffusi si vede costretta suo malgrado di richiedere l’intervento anche di altre istituzioni”.