E’ un attacco durissimo quello che lancia il consigliere comunale uscente del Pd Nicola Giordano all’ex sindaco Gianluca Festa, commentando le sue parole nell’ambito dell’assemblea pubblica. “Di solito funziona così – scrive in un post Giordano – se hai un debito (disavanzo) e chiedi in banca un prestito (Piano di riequilibrio), Paghi le rate ogni mese e tagli le spese inutili, per non fare brutta figura con la banca (Corte dei Conti). Poi magari chiedi un aiuto ai cittadini di Avellino, con un bel aumento delle tasse. E una zia anziana ti fa pure una donazione (Patto con il Governo), ma ti raccomanda: “Spendili con parsimonia.” E tu che fai? Ti organizzi una vacanza alle Maldive (Summer Festival) Ti fai un “bel Natale” con regalini alla “famiglia” (incarichi legali, consulenze, favori) E non ti fai mancare neanche un romantico San Valentino (Eurochocolate) Alla fine? Non paghi le rate, il debito invece di diminuire cresce, e in cassa non resta più un euro. E oggi chi ha la responsabilità (il Commissario) è costretto a chiedere di nuovo aiuto ai cittadini (5 per mille). Ancora una volta, è la città a pagare il conto delle scelte sbagliate. Cosa si poteva fare? Si potevano vendere i beni di famiglia (Piano di alienazioni) — non si è fattoSi poteva valorizzare il patrimonio — è stato ceduto in comodato (Palazzo di Città) Si potevano mettere a profitto gli immobili — li abbiamo lasciati deperire (piscina comunale)
Si potevano gestire direttamente i servizi — li abbiamo affidati ai privati (parcheggi, riscossione tributi, rifiuti)
E ora? Ce la prendiamo con chi ha tolto il giocattolo dalle mani? Con i giornalisti — Marinelli, Marchetti, Staglianò — che, facendo semplicemente il proprio mestiere, raccontano i fatti, pongono domande e smontano narrazioni comode? O con le opposizioni che, “rosiconamente”, in aula — a mani nude e senza nascondersi — hanno avuto il coraggio di contrastare le scelte sbagliate che ci hanno portato a sbattere?”
Nicola Giordano spiega come “Il problema, caro “re”, è che oggi non sei solo. Sei anche nudo. E ormai lo hanno visto tutti. La verità — quella vera — è questa. Amara. Incontrovertibile. Mi auguro che almeno adesso si trovi il coraggio di voltare pagina. E finalmente, di scriverne una nuova. Dimenticavo i numeri. Quelli veri: Il disavanzo al 2019 è di 43.683.444,89 euro — non 67 milioni. E le rate da pagare scadono il 2036″