Il Comitato “Uniamoci per l’Acqua” denuncia con forza lo stato critico della situazione idrica in Irpinia, confermata anche dal più recente report ufficiale dell’Osservatorio Permanente del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale (riunione del 29 luglio 2025). Si sottolinea come “Le province di Avellino e Benevento risultano tra le più colpite a livello nazionale. Le sorgenti principali che alimentano il sistema Sele-Calore – Cassano Irpino e Caposele – registrano un calo preoccupante delle portate:
- Cassano Irpino: da 2.730 a 567 l/s→ -1.163 litri al secondo
- Caposele: da 3.878 a 089 l/s→ -789 litri al secondo
Un crollo di quasi 2.000 litri al secondo complessivi rispetto alla media storica, con valori simili (o peggiori) a quelli registrati nel 2017, anno già segnato da una grave crisi idrica”
Un’analisi che si affianca a quella relativa alla “situazione degli invasi nel sistema Ofanto, utilizzati per l’irrigazione in Irpinia, mostra segnali allarmanti:
- Conza della Campaniaha riempito solo il 59% del suo volume utile autorizzato
- Marana Capacciottiè al 17%, praticamente vuota
Malgrado alcuni valori risultino leggermente superiori rispetto al 2024, il volume totale disponibile è ampiamente insufficiente a sostenere una stagione irrigua regolare”
Di qui la denuncia “E’ inaccettabile che, dopo anni di promesse, ci si trovi ancora con reti colabrodo, sorgenti depotenziate e nessun piano concreto di rifacimento infrastrutturale. Ricordiamo che l’Irpinia è terra di sorgenti che alimentano anche la Puglia e la Basilicata. Ma mentre l’acqua parte, le reti restano rotte e i cittadini senz’acqua.
Chiediamo con urgenza:
- La dichiarazione di stato di emergenza per le province di Avellino e Benevento
- Un Piano Straordinario di investimentiper la rete idrica irpina
- La priorità d’uso dell’acqua per le comunità locali
Il tempo delle attese è finito. È il momento della verità e della responsabilità”