La matematica rimane al centro dell’attenzione al tredicesimo Ariano International Film Festival, grazie alla presentazione di ben due volumi, organizzata all’interno dell’AIFF BOOKS. Torna per l’occasione il professor Massimo Squillante, autore di Analytic Hierarchy Process e sue estensioni, insieme alla professoressa Gerarda Fattoruso. Moderati da Francesco Saverio Coppola, i due docenti hanno sottolineato la necessità di applicare il metodo scientifico alle situazioni quotidiane, di integrare la teoria con la pratica. A seguire, Squillante e Antonio Di Nola hanno introdotto Gianni Bosi, autore di Cinema e matematica – Istruzioni per l’uso con 101 film, insieme a Salvatore Gelsi. Le pellicole selezionate per il progetto trattano argomenti, personaggi e temi matematici, ma molti arrivano anche da un puro e semplice legame affettivo.
La quinta giornata della kermesse campana ha ospitato nel pomeriggio la premiazione della prima edizione del concorso fotografico MaInvano – Immagini della matematica, dedicato alla memoria di Ivanoe Cocca, uno degli organizzatori storici del festival, che si propone di esplorare il dialogo tra fotografia e matematica. Ludovico Mascia, presidente della giuria, composta da un team di esperti, ha motivato la scelta del vincitore, sottolineando i punti di forza di ogni opera. Le suggestioni insite nelle fotografie finaliste rimandano alla vita di tutti i giorni, alla natura, alla scienza, sollevando riflessioni diverse per ciascun osservatore. Tanta commozione e un invito a non perdere la speranza, espresso dal vincitore Claudio Menna.
In serata, l’arrivo del regista e del cast di Amare un narcisista ha animato le strade di Ariano Irpino. Raffaello Degruttola, anche protagonista della pellicola, insieme agli attori Stephen Campbell Moore (Downton Abbey) e Lyndsey Marshal (Hereafter), e alla produttrice Sadie Frost (Dracula) hanno accompagnato la proiezione in Auditorium Comunale, rispondendo poi alle domande del pubblico presente in sala. Nato a Londra ma di origini arianesi, Degruttola è rimasto molto legato alla sua terra: in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza di avere persone accanto che lo hanno supportato e aiutato, dai parenti ai colleghi di lavoro. “Il film è un lavoro di squadra, senza di loro niente di tutto questo sarebbe stato possibile”. Dopo aver raccontato la genesi di Amare un narcisista e aver spiegato quali sono state le motivazioni che lo hanno spinto a realizzarlo – “mi sono domandato cosa volesse dire essere un narcisista e perché delle persone che si fanno del male a vicenda restano insieme” – il regista e attore ha voluto ringraziare chi era con lui sul palco e chi lo ha accolto così calorosamente.