Questa mattina il Comitato “Uniamoci per l’Acqua” ha trasmesso – via PEC certificata – una formale richiesta di sospensione e riesame dell’adeguamento tariffario 2024-2026 (+30 % in tre anni) previsto per gli utenti di Alto Calore Servizi. L’istanza inviata all’Ente Idrico Campano, Giunta regionale della Campania, 30 sindaci soci di ACS, Prefetti di Avellino e Benevento, ARERA.
Nella nota si richiede il Rinvio di almeno 15 giorni del voto in EIC e pubblicazione integrale del modello tariffario MTI-4., la trasparenza totale su fattore-limite θ, piano investimenti 2024-26, indennizzi già maturati e reale impatto della multa ARERA., la Consultazione pubblica in streaming, come impone l’art. 35 del MTI-4, prima di qualsiasi delibera e la Verifica ufficiale che la penalità ARERA da 2,1 M € non sia inclusa nei costi riconosciuti, ai sensi dell’art. 10.1-f del metodo tariffario.
In assenza di riscontro, il Comitato – assistito dall’Avv. Mariangela Grasso – si riserva ricorso al TAR Campania per violazione degli obblighi di trasparenza e per eccesso di potere.
“Perché ci opponiamo al rincaro “a scatola chiusa”:
Pagare il massimo aumento possibile (θ = 9,95 % annuo) senza una lista cantieri, senza un cronoprogramma e con perdite al 60 % significherebbe trasformare la bolletta in una cambiale in bianco. Gli indennizzi per interruzioni prolungate non sono ancora arrivati agli utenti. Prima i rimborsi, poi gli aumenti. L’acqua irpina alimenta anche Puglia e Basilicata: i costi di ammodernamento vanno spalmati su scala nazionale attraverso fondi straordinari e contributi di captazione, non soltanto sulle famiglie irpine.
Le Prossime tappe
- Assemblea pubblica online (streaming) lunedì 11 agosto, con esperti di tariffa e sindaci che hanno già annunciato voto contrario.
- Invio della Carta per l’Acqua Pubblica ai capigruppo parlamentari e richiesta ufficiale di stato di emergenza infrastrutturale al Consiglio dei Ministri.
- Se EIC non risponde entro 15 giorni, avvio di raccolta firme per azione collettiva di tutela davanti al TAR e allo Sportello ARERA.