La rete dei consumatori Cittadinanzattiva Campania Aps, coordinata da Angela Marcarelli, interviene sul caso degli aumenti delle tariffe idriche, “dopo l’incontro pubblico con il sindaco di Grottaminarda organizzato dal comitato ‘Uniamoci per l’acqua’ evidenziava che l’Alto Calore, rispetto all’adeguamento delle tariffe imposto da Arera in via transitoria dall’1.1.2018 e definitiva dall’1.1.2022 si sia del tutto disinteressata, conservando ancora oggi il limite dei consumi a 40 metri cubi annui della fascia agevolata. Secondo quanto deliberato da Arera l’adeguamento al di la della determinazione della componente tariffe l’Alto Calore, come altri gestori di tutta la
nazione, aveva l’obbligo dal 1° gennaio 2018 di prevedere la fascia di tariffa agevolata in bolletta con il maggiore limite di consumo annuo di 55 mc annui (quantitativo minimo vitale di 50 litri a giorni a persone pari a 18,25 mc annui per utenti per complessivi mc 55) riportando tale tariffa agevolata dopo il periodo di transizione e comunque dal 1 gennaio 2022 al numero delle persone effettivamente residenti nel nucleo di ogni famiglia ricorrendo anche a riscontri così come praticati per la Tari (esempio nucleo familiare: una persona limite consumo fascia agevolata 18,25 mc annui, due persone 37,00 mc annui, tre persone 55,00 mc annui, 4 persone 73 annui, ect.ect)”.
“Pertanto si invita l’Amministratore Delegato dell’Alto Calore a rivedere la sua proposta di adeguamento tariffario prima della sua definitiva attuazione nel consiglio dell’EIC fissato al 27 agosto 2025 tenendo in debito conto
della previsione di un ricalcolo di tutte le bollette a partire dal 2018 all’entrata in vigore delle disposizioni Arera per assicurare il pagamento di quanto effettivamente dovuto da tutta l’utenza nel periodo citato rispetto all’incidenza dell’obbligatorio calcolo dei limiti di fascia agevolata che l’Alto Calore doveva e deve tener conto per
evitare di generare ulteriori e più dannosi contenzioni con il consumatore”.
“Si tratta semplicemente di dare seguito a delle delibere citate dell’Autorità Regolatoria il cui spirito, frutto di studi e approfondimenti propedeutici di molteplici fonti autorevoli e del settore, per assicurare a livello nazionale la quantità minima vitale agevolata per ogni utente e realizzare un servizio equo e sostenibile relativamente alla
bolletta( con la conseguente previsione di un fisiologico abbattimento della morosità). Per i dettagli si rimanda all’inderogabile esame del comunicato stampa citato allegato in file. Qualora l’Amministratore delegato non ritenesse di intervenire astenendosi dal dare risposta o rispendere in modo elusivo entro il 20 agosto 2025,
questo movimento regionale di Tutela dei Consumatori si vede costretto suo malgrado, senza ulteriore avviso, a ricorrere ad ogni altra istituzione per il raggiungimento di ogni obiettivo valutando anche una class action finalizzata al ricalcolo delle fatture pregresse- 2018/2025- secondo il nuovi criteri stabiliti da Arera”.
“Le altre istituzioni sono pregate di intervenire attivamente per quanto di rispettiva competenza a tutela dei consumatori e della regolarità dell’azione amministrativa che gestisce il delicato servizio prima necessita e di vitale importanza anche per le generazioni future. L’URP è pregato di trasferire la presente pec all’Assessore
all’Ambiente sede per quanto di sua competenza dando un cenno di assicurazione”.