“Proviamo a formulare una proposta da mettere sul tavolo e vi prego di pubblicare le vostre critiche costruttive”: il notaio Fabrizio Pesiri dopo le critiche passa alle possibili soluzioni da adottare per rendere più ‘umano’ e dignitoso il pronto soccorso del Moscati di Avellino. Ecco le proposte che mette sul tavolo:
“1) stazionamento in pronto soccorso per il tempo strettamente necessario alla diagnosi, per i codici ‘non urgenti’ individuazione della cura o dello specialista (interno o esterno alla struttura) a cui rivolgersi in autonomia e quindi immediate dimissioni; per i codici da arancione a rosso, somministrazione delle prime cure urgenti, permanenza in pronto soccorso max 8 ore, trasferimento in reparto specialistico anche in situazione di boarding (attesa del posto letto), gestione razionale dei posti letto nei vari reparti”.
“2) atteggiamento umano, attento e accogliente e divieto per medici ed operatori di parlare tra loro di cose estranee al contesto”
“3) App dedicata al pronto soccorso (ma potrebbe anche essere adottata con il tempo nei reparti) da scaricare sul telefono del familiare di riferimento, che consenta di ‘trasferire’ in automatico dal pc del medico del pronto soccorso notizie in ordine alla diagnosi, al tipo di cure, ai tempi, e tutte le ulteriori notizie utili (compresi i farmaci che vengono somministrati), con possibilità del familiare di interagire, comunicando eventuali patologie pregresse o criticità del paziente o anche consigli da parte dei medici esterni che conoscono la storia, insomma una piattaforma di scambio di notizie che per il pronto soccorso diviene un ausilio importantissimo, grazie alla app dedicata, ogni notizia viene trasmessa in entrata ed in uscita attraverso il computer del medico del pronto soccorso… vantaggi? il familiare non si sente abbandonato e non va in crisi giacché riesce a conoscere in tempo reale cosa sta accadendo al suo caro, e gli operatori recuperano tempo prezioso per concentrarsi e lavorare, salvo colloqui necessari”.