“I cambiamenti passano per il voto dei cittadini. Sono loro a poter scegliere il loro futuro”. Lo ribadisce con forza il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in prima linea a Pietrastornina nella giornata organizzata dall’Associazione DonatoriNati per sensibilizzare sul valore della donazione di sangue. Sollecitato dai giornalisti sul tema dell’emergenza idrica che anche quest’anno caratterizza l’Irpinia, con numerosi comuni costretti a fare i conti con sospensioni dell’erogazione dell’acqua ribadisce il suo pensiero: “E’ una vicenda paradossale. La provincia di Avellino è una delle province più ricche di acqua ma continua a fare i conti con questa emergenza. La speranza è che la nuova amministrazione regionale possa affrontarla e risolverla. E’ una questione di civiltà, l’acqua è fondamentale per la nostra vita quotidiana”. E sulla necessità di fondi da utilizzare per riparare le reti colabrodo: “Non credo che negli anni siano mancati i fondi, piuttosto è mancata la capacità di programmare e pianificare. Ma bisogna guardare avanti. La grande occasione per i cittadini campani è rappresentata dall’elezione del prossimo Consiglio regionale. I cittadini potranno scegliere chi dovrà governare la Regione. Sono convinto che l’amministrazione regionale potrà svolgere un ruolo fondamentale anche nella gestione delle reti idriche”. Piantedosi non sarà candidato, lo sottolinea ancora una volta “Sono convinto di poter offrire un contributo maggiore nel ruolo che oggi rivesto”.
E sugli episodi violenti di cronaca che hanno caratterizzato il capoluogo nei giorni scorsi “Si tratta di fenomeni che non possono certo attribuirsi al mancato intervento e controllo da parte delle forze dell’ordine. In questi casi gli autori dei reati vengono quasi sempre assicurati alla giustizia. Sono, piuttosto, temi complessi che vanno al di là dell’azione puramente repressiva. Sappiamo che non accade solo ad Avellino, tanti i giovani che vivono una condizione di disagio e mancano di punti di riferimento. Come Ministro dell’Interno posso, però, garantire il mio impegno nel rafforzamento delle competenze e professionalità delle forze dell’ordine”. Rilancia sulla centralità dell’educazione dei più giovani “E’ un dato che emerge a livello nazionale, cresce la criminalità giovanile e la disponibilita’ di armi. Abbiamo attuato interventi normativi per consegnare alle forze dell’ordine strumenti giuridici che consentano di intervenire anche nei confronti dei minorenni. Ma è importante soprattutto che ci sia una svolta culturale e pedagogica. E’ fondamentale che abbiano riferimenti importanti, altrimenti la violenza diventa un modo per colmare il vuoto o la noia”. Da Piantedosi, infine, l’appello alla solidarietà, a donare il sangue per essere al fianco di chi soffre “E’ un impegno concreto e ideale che va incentivato, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni. Sono grato ai Donatori Nati in prima linea in questa azione di sensibilizzazione e contento che l’iniziativa si sia consolidata. L’Italia ha sempre offerto un contributo importante in questa direzione ma è fondamentale che il messaggio arrivi anche ai più giovani”.
