I consiglieri comunali di Montemarano 2027, Andrea Coscia, Michele D’Agnese, Mario Marino, Elia Orciuoli e Luigi Ricciardelli chiedono la convocazione di un consiglio comunale straordinario con all’ordine del giorno l’aumento della tariffa idrica.
“Le sorgenti della provincia, comprendenti anche la nostra sorgente Baiardo, dovrebbero essere una risorsa del territorio ed invece diventano un problema politico ed una spesa per famiglie e lavoratori”, scrivono in una nota.
“Frequenti disagi ed interruzioni di erogazione dell’acqua, in alcuni Comuni inquinamento e contaminazione con batteri fecali, l’Alto Calore in condizioni economiche fallimentari…ed il Distretto Irpino dell’Ente Idrico aumenta le bollette dell’acqua…Il Sindaco Beniamino Palmieri, coordinatore del Distretto Irpino, vota a favore dell’aumento, a differenza di altri Sindaci e consiglieri che si oppongono e votano contro”.
“In un periodo di crisi economica e lavorativa – si legge ancora nel documento – è vergognoso approvare (a maggioranza semplice con 7 assenti, 2 astenuti e 4 voti contrari) un aumento che graverà su famiglie, attività commerciali ed imprese.
In sintesi i cittadini di Montemarano e della provincia pagheranno bollette dell’acqua tra le più alte d’Italia, grazie anche al Sindaco Palmieri.
12 Sindaci irpini hanno votato a favore dell’aumento al consiglio distrettuale EIC determinando la maggioranza.
Ecco il verbale che è stato redatto
Favorevoli all’aumento: Buonfiglio Michele, Camerlengo Gianluca, Carbone Pasquale, De Pasquale Giuseppe, Di Leo Vito, Di Maio Michele, Di Rienzo Germano, Moscato Tommaso, Olivieri Antonio, Palmieri Beniamino, Pescatore Alfonso, Rozza Simone.
Contrari (NO all’aumento): Musto Gaetano, Spagnuolo Paolo, Spera Marcantonio, Vignola Michele.
Astenuti: Boccia Michele e Salvatore Emilio
Questo il comunicato stampa di Michele Vignola che insieme a tre Sindaci ha votato contro l’aumento:
“II Consiglio di Distretto Irpino dell’Ente Idrico Campano è stato convocato, il 7 agosto, per approvare un aumento tariffario per Alto Calore Servizi senza precedenti: il 20% in soli 2 anni (2025 e 2026), con una proiezione altrettanto rilevante (9,95% e 15%) nel 2027 e 2028.
Per bloccare l’aumento abbiamo firmato la petizione “no all’aumento del 30% delle tariffe dell’Alto Calore” su Change.org, aderiremo ad iniziative istituzionali e a manifestazioni pubbliche di protesta”.