Il problema dei problemi in sanità resta quello legato al Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino. «I medici vengono accusati di ogni nefandezza, ma è una cosa profondamente ingiusta: stiamo parlando di un problema strutturale, il numero di medici è sottodimensionato, è una questione di organico. Se si potessero fare le assunzioni, le cose cambierebbero, ma sarà dura».
Il presidente dell’Ordine dei medici di Avellino, Francesco Sellitto, risponde alle sollecitazioni del Corriere sulle emergenze in sanità, e questa del Pronto soccorso si conferma prioritaria. Nessun confronto al momento è avvenuto con i vertici delle aziende, ospedaliera e sanitaria, ma «è preferibile cominciare a stabilire una strategia, e vorrei far partire proprio dall’Ordine dei medici l’iniziativa di incontrarci con i nuovi direttori (Germano Perito per l’Azienda ospedaliera e Maria Concetta Conte per l’Asl di Avellino, ndr).
La strategia, secondo il presidente dell’Ordine dei medici, è sempre quella di dare impulso ad una rete sinergica: «Il territorio tutto, attraverso le sue professionalità e le sue strutture, dovrebbe essere messo in grado di funzionare bene, ma questo accade se stabiliamo percorsi, regole, se utilizziamo al meglio i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, in presenza di determinate patologie. Si potrebbe così garantire un’assistenza omogenea, ma potremmo anche dare spazio agli screening, in collaborazione con i medici di famiglia. Anni fa avevamo praticato questa esperienza, tra medici di base, farmacie, Asl, abbiamo monitorato centinaia di assistiti, poi quel processo si è fermato, e i numeri sono crollati. Adesso dobbiamo capire come ripartire. Le intenzioni sono buone, ma serve mettere nero su bianco per una riorganizzazione del settore sanità, e tutto per il bene del paziente».