Si è riunito questa mattina, in Prefettura, un nuovo tavolo per la prevenzione del disagio e la promozione del benessere giovanile, voluto e coordinato dal Prefetto Rossana Riflesso, con l’obiettivo di mettere in campo strategie mirate di collaborazione interistituzionale per un’analisi congiunta dei fattori di rischio in grado di incidere significativamente sulla fascia giovane della popolazione e avviare azioni strutturate che possano offrire ulteriori strumenti di risposta al fenomeno. Al tavolo erano presenti il commissario prefettizio Giuliana Perrota, il comandante della Guardia di Finanza Leonardo Erre, il Questore di Avellino Pasquale Picone, il tenente colonnello Amedeo Consales del Comando Provinciale dei Carabinieri, il provveditore agli studi Fiorella Pagliuca, il vicario della Diocesi di Avellino Pasquale Iannuzzo.
“Questo tavolo, istituito già a febbraio, rappresenta un punto di riferimento importante. Ho ribadito oggi la necessità che ciascuno faccia la propria parte e che partecipi in maniera propositiva a questo confronto” – ha dichiarato il prefetto Riflesso al termine della riunione.Tra le prime azioni messe in campo è stata decisa la diffusione capillare, presso tutte le scuole, di un elenco aggiornato dei centri di ascolto e delle strutture di sostegno per i giovani. “Questo avverrà entro una settimana, al massimo dieci giorni – ha spiegato Riflesso – si tratta di un intervento necessario: avevo già auspicato che fosse fatto all’inizio dell’anno scolastico, ma ci siamo quasi. L’obiettivo è garantire ai ragazzi la possibilità di rivolgersi, anche con la massima riservatezza, a psicologi o professionisti del settore”. Parallelamente, il tavolo ha approvato l’organizzazione di una notte bianca dedicata interamente ai giovani, che si terrà nel periodo natalizio. “Ci saranno numerose attività: ne ho già in mente alcune. Sarà fondamentale la collaborazione del Comune, dell’ASL, delle scuole e della Chiesa. Si tratterà di tanti piccoli eventi che toccheranno vari ambiti” ha anticipato il prefetto. Nel corso della riunione è emersa con forza la necessità di ascoltare i ragazzi e coinvolgerli in percorsi di crescita. “Vorrei coinvolgere anche esperti del diritto, magistrati e avvocati, affinché possano guidare i giovani con indicazioni concrete, offrendo la loro esperienza – ha aggiunto Riflesso –. Non penso che questa sia la soluzione a tutti i problemi, tutt’altro: è un’iniziativa che vuole ‘rompere il ghiaccio’ con la città, creare movimento sano ed educativo. Anche se riuscissimo a raggiungere pochi ragazzi, sarebbe comunque un risultato importante”. Il prefetto ha infine sottolineato come queste prime azioni possano rappresentare l’avvio di un percorso più ampio: “Potrebbero nascere nuovi centri di ascolto, magari promossi dalla Chiesa o da altre istituzioni, affinché i giovani non si sentano soli e sappiano che, oltre alla famiglia e alla scuola – che già svolge un ottimo lavoro – esistono molte persone pronte ad ascoltarli”.