di Michele Zarrella
Lunedì 22 settembre 2025, alle ore 18:19 del Tempo Universale, 20:19 ora italiana, cade l’equinozio d’autunno, il momento in cui inizia la stagione in cui la natura si predispone al riposo per affrontare il freddo e il buio invernale. Generalmente l’equinozio d’autunno cade il 21 settembre. Il ritardo di quest’anno è dovuto all’organizzazione degli anni bisestili nel calendario gregoriano che devono tener conto dei decimali dell’anno solare che è precisamente 365,2422 giorni.
Per capire meglio la ciclicità delle stagioni analizzeremo l’analemma della Meridiana realizzata a Biogem di Ariano Irpino progettata dal sottoscritto e dal prof. Vincenzo Favale e costruita dalla Tecno Meccaniche Moderne s.r.l. di Rocca San Felice. Di tale meridiana i progettisti Favale e Zarrella hanno scritto il libro LA MERIDIANA DI BIOGEM, ISBN 978-88-97981-06-0 che ne spiega tutte le caratteristiche.
L’analemma è la curva a forma di “8” asimmetrico che si ottiene fotografando ogni giorno per un anno sempre dalla stessa posizione il Sole a mezzogiorno. Questo è uno dei modi migliori per visualizzare l’ellitticità dell’orbita terrestre e l’inclinazione dell’asse terrestre, quindi la ciclicità delle stagioni e la variabilità del giorno solare rispetto al giorno civile il quale è sempre di 24 ore per convenzione.
La curva della foto costituisce la serie dei punti proiettati dal Sole a mezzogiorno attraverso il foro della barra gnomonica, quindi è capovolta rispetto alla posizione reale del Sole. cioè il punto più basso rappresenta il solstizio d’estate quando il Sole raggiunge la sua massima altezza sull’orizzonte. Il punto più alto della foto è quello del solstizio d’inverno, quando in cui il Sole raggiunge la sua minima altezza sull’orizzonte. La distanza fra questi due estremi dipende dall’inclinazione dell’asse terrestre che è pari 23° e 27’.
Il cerchietto luminoso in basso nella barra gnomonica indica l’ora: 11:38 ed è il giorno del solstizio d’estate perché si trova nella riga più bassa. A mezzogiorno il cerchietto raggiungerà l’analemma. (Foto dell’autore)
L’ampiezza dei lobi dell’analemma dipende dalla latitudine, nel nostro caso 41°09’10”N. La curvatura più stretta che vediamo nel solstizio d’estate dipende dalla minore velocità della Terra quando si trova vicino all’afelio (il punto dell’orbita più distante dal Sole), in concordanza con la seconda legge di Keplero. Mentre nel solstizio d’inverno la curva è più larga e indica una velocità maggiore della Terra quando si trova al perielio (il punto dell’orbita più vicino al Sole). Man mano che ci avviciniamo all’equatore il lobo piccolo dell’analemma diventa più grande e all’equatore i due lobi sono perfettamente simmetrici. Invece avvicinandoci a un polo uno dei lobi si impicciolisce sempre più fino a scomparire quando raggiungiamo il polo.
Gli equinozi sono gli unici due giorni in cui il Sole sorge esattamente ad Est e tramonta giusto ad Ovest. Pertanto se volete segnalarvi questi due punti cardinali davanti la vostra casa, la mattina del 23 settembre, mettete un’asta perpendicolare nel punto che desiderate tracciare la retta e segnalate con un pennarello ad ogni ora la punta dell’ombra. Alla fine della giornata unite i punti con una linea e avrete ottenuto la retta precisa che indica i veri due punti cardinali Est e Ovest.
Nei due giorni degli equinozi i raggi solari arrivano perpendicolari all’asse terrestre quindi il terminatore, la linea che separa la zona illuminata da quella buia, passa proprio per i due poli e per questo il numero di ore di luce è pari a quello di buio su tutto il pianeta. Chi si trova all’equatore vede il Sole esattamente allo zenit, cioè perpendicolare alla propria testa, cioè per vederlo deve alzare la testa a 90°. Mentre chi si trova su un polo lo vede diritto davanti a suoi occhi, senza alzare la testa. Da questo momento in poi nel nostro emisfero la durata del giorno incomincia a diminuire mentre nell’emisfero australe inizia ad aumentare. Nell’emisfero australe inizia la primavera, da noi inizia l’autunno.

		


