All’alba, a Mercato San Severino, Roccapiemonte e Castel San Giorgio, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Firenze, con il supporto del Comando provinciale di Salerno, hanno eseguito cinque misure cautelari personali e un sequestro preventivo di beni.
Le accuse, formulate dalla Procura della Repubblica di Pistoia, riguardano concorso in concussione, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata ai danni dello Stato e falsi ideologici commessi da incaricati di pubblico servizio. Contestualmente è stato disposto il sequestro di 720.579,87 euro, cifra ritenuta profitto dei reati contestati.
Le indagini sono partite nel dicembre 2023 da un’ispezione al centro di accoglienza straordinario ex Hotel Giardini di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia. I militari avevano trovato carenze igienico-sanitarie gravi: sporcizia diffusa, muffe, liquami, ambienti insicuri. La Prefettura di Pistoia dispose lo sgombero della struttura, con successiva ricollocazione degli ospiti.
Le testimonianze raccolte dagli ospiti del centro hanno tracciato un quadro di assenza quasi totale di servizi: mancanza di riscaldamento, acqua calda ed energia elettrica, assenza di pocket money salvo rare eccezioni, lezioni di lingua solo sporadiche, nessuna assistenza legale, sanitaria o psicologica. Le relazioni della cooperativa riportavano invece attività mai svolte, con firme su presenze e prestazioni che le indagini hanno smentito attraverso controlli documentali e tabulati telefonici.
Secondo gli investigatori, gli stessi ospiti furono costretti a firmare registri attestanti servizi non ricevuti, sotto minaccia di esclusione dal centro o privazione del cibo. Alcuni dichiarano di essere rimasti fino a dieci giorni senza alimenti.
Il metodo, documentato a San Marcello Piteglio, risulta replicato in altri centri gestiti dalla stessa società nelle province di Salerno, Avellino, Pavia e Arezzo. Tra questi, strutture a Montù Beccaria, Santa Maria della Versa e Pavia; a Castel San Giorgio, Orria, Ascea, Casalbuono e Felitto; ad Atripalda, Savignano Irpino, Grottolella e Montoro; a Foiano della Chiana. Anche lì sono state riscontrate irregolarità, carenze igieniche e assenza di forniture alimentari.
Le verifiche su convenzioni e fatture hanno accertato che, tra il 2022 e il 2024, la Desy ha percepito oltre 1,2 milioni di euro da diverse Prefetture. In più occasioni, la stessa fattura sarebbe stata presentata a più uffici per ottenere rimborsi multipli.
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