Un agente di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Avellino è stato sospeso dal servizio su ordine del gip. E’ accusato di aver minacciato alcuni colleghi. Ad eseguire il provvedimento del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino è stato il personale del N.I.C. della Polizia Penitenziaria – Nucleo Investigativo Regionale per la Campania. All’indagato è stato notificata un’ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione cautelare dell’esercizio di un pubblico ufficio, firmata dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura di Avellino. L’indagato è un pubblico ufficiale appartenente al corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Avellino, “gravemente indiziato, allo stato delle indagini, in ordine al delitto p. e p. dall’art. 337, 61 c.p., 612, 61 n.10, 11 c.p. e 328 c. 1 c.p”.
Stando alle prime indiscrezioni divulgate in merito a questa indagine, il pubblico ufficiale in servizio presso il carcere di Avellino si sarebbe opposto a due colleghi che stavano procedendo alla notifica di un rapporto disciplinare nei suoi confronti e, successivamente, avrebbe intimidito un ispettore di Polizia Penitenziaria in servizio, arrivando a minacciare di usare l’arma di ordinanza.
Nel corso di un servizio di pattuglia automontata si sarebbe inoltre rifiutato di adempiere un atto del suo ufficio, omettendo di procedere al sequestro di un involucro sigillato dal nastro adesivo, rinvenuto nel perimetro dell’istituto penitenziario, verosimilmente contenente sostanza stupefacente.
Oltre alle testimonianze, gli inquirenti avrebbero a disposizione anche una serie di riscontri documentali che avvalorerebbero l’ipotesi accusatoria. Fatto sta che in base a questi primi elementi raccolti, il gip ha ritenuto di firmare l’ordinanza di sospensione dal servizio. Le contestazioni sono, allo stato, provvisorie e la colpevolezza della persona indagata sarà accertata solo all’esito del giudizio definitivo.