di Virglio Iandiorio
Puntuale come sempre mi arriva il Bulletin Municipal del comune francese di Sainte Féréole gemellato con quello di Manocalzati da una ventina di anni. Due numeri all’anno in cui l’amministrazione comunale riporta tutto quello, che di buono e di bello è accaduto nel paese.
Una bella iniziativa che va avanti da molti anni. In questo numero 51 pubblicato nel mese di settembre, il presidente dell’associazione del gemellaggio, Jean-Charles Casadei, ha voluto far conoscere ai suoi concittadini l’Italia del Sud” in cui sono stati in visita dal 26 maggio al 4 giugno” scorso.
Gli amici francesi quasi ogni anno sono venuti a trovarci, inserendo la visita a Manocalzati nei loro itinerari turistici in Italia. Cosa che hanno fatto anche quest’anno.
“Durante le sei giornate in Campania, che è quasi la culla di Manocalzati, molti abitanti del nostro comune con noi gemellato, che spesso sono i nostri partener della prima ora, ci hanno quotidianamente accompagnato nei luoghi più belli di questa regione della Magna Grecia (Napoli, Paestum, Ercolano, Costiera di Amalfi, Salerno, ma anche un famoso caseificio, un allevamento di bufali)”
Sabato 31 maggio è stato dedicato alla visita di Manocalzati. Il gruppo, circa quaranta componenti, è stato ricevuto dal sindaco Pasquale Tirone e dalla prof. Carmelina Iandiorio della locale scuola primaria accompagnata dagli alunni e dai genitori. I rappresentanti delle tre confraternite hanno accompagnato gli ospiti nella visita al paese. A sera una degustazione dei piatti tipici del posto.
“E’ da notare – scrive il presidente Casadei- che si sono dati da fare in questa occasione due giovani di Manocalzati che erano stati per qualche mese a Sainte Féréole”. L’occasione era scaturita da un accordo tra i due comuni di far scambiare esperienze lavorative ad un gruppetto di giovani manocalzatesi nel paese amico di Sainte Féréole e agli amici francesi in quello del nostro paese irpino.
“Con piacere -dice ancora Casadei- abbiamo constatato che i legami di amicizia, che uniscono le nostre due comunità sono sempre molto forti”