Sul tema del rischio crollo degli alberi nella città di Avellino interviene Pasquale Matarazzo, tecnico ambientale e funzionario irpino della Regione Campania, che dopo aver ricordato la tragedia sfiorata l’agosto 2024 per il crollo di un albero all’incrocio tra via Tagliamento e via Dante, chiede un intervento di controllo anche lungo gli argini del Fenestrelle e sotto al Ponte della Ferriera.
“Questa città – dice Matarazzo – ha la memoria corta su tutto perché giova fare polemica a prescindere. Adesso c’è la commissaria e vedo silenzio, in merito agli alberi in via Tagliamento, ma se c’era qualcun altro sai le polemiche. Ma questo è il minimo perché nessuno ricorda cosa è successo l’estate scorsa in quella strada. Si è sfiorata la tragedia. L’albero era fradicio ed è simile ai tanti in zona. Ci sono persone che dell’incolumità pubblica se ne fregano, soprattutto alcune associazioni, per loro prevale solo l’albero e viene prima dell’incolumità pubblica. Nel lontano 2006 il sottoscritto è stato Presidente provinciale di Fare Verde, una associazione molto attiva nel campo ambientale, soprattutto nella protezione del verde e il recupero dei rifiuti, famose le campagne nel recupero dei rifiuti urbani per la produzione di compost. Ricordo che in occasione dei lavori di Parco Santo Spirito, nel fare un sopralluogo, in quell’occasione portai con me il compianto Adamo Candelmo, custode della memoria storica cittadina, relazionai al Comune che vi erano molti alberi che andavano salvati e bisognava costituire, insieme a quelli da piantumare, il patrimonio del parco. In quell’occasione evidenziati anche che una parete in cemento armato di contenimento del costone tufaceo a ridosso dell’alveo era collassata e andava rimossa, cosa mai fatta a tutt’oggi”.
“All’epoca era assessore alla Riqualificazione urbana Maurizio Petracca che fece un ottimo lavoro devo dire e accolse le mie richieste in merito alle alberature. Questo per rispondere a chi a volte mi accusa che sono contro il verde. Ma chi non ama il verde? Anche io lo amo. Quello che è fondamentale è controllare, continuamente il patrimonio arboreo e, soprattutto, dopo eventi atmosferici, con un esperto e, se l’albero non è idoneo per dove è posizionato o si sta inclinando o le radici creano problemi alla viabilità e ai pedoni, costituendo pericolo all’incolumità pubblica, ci piaccia o no, va tagliato”.
“Ma la cosa che nessuno dice, rispetto ai tagli, è quella di progettare un verde con alberi sui marciapiedi per sostituire quelli tagliati, con alberi a basso fusto sempreverdi e da fiore. Un altra problematica da affrontare, e qui faccio un appello al Commissario prefettizio, è quello di un sopralluogo con tecnici del settore lungo il corso del Fenestrelle e relazionare in merito agli alberi secchi e non da eliminare perché, essendo troppo vicini all’alveo potrebbero, in caso di eventi atmosferici, cadere nello stesso e fungere da tappo il che, durante bombe d’acqua e alluvioni, potrebbero costituire un pericolo per l’incolumità pubblica che viene prima di tutto. Una verifica immediata va fatta sotto il Ponte della Ferriera dove ci sono alberi secchi e vegetazione da sfoltire. Proprio in quella zona, sotto l’uscita del tunnel, al di sopra dell’alveo c’è una striscia di terra che può essere riqualificata e attrezzata a verde con alberature, ringhiera, panchine e una passeggiata in modo da recuperare il verde tagliato. Questa deve essere la sensibilità non la polemica a prescindere”.