Sono 454 le scuole della Campania che hanno partecipato all’avviso pubblico della Regione e hanno presentato il progetto per l’attivazione del servizio. In 365 istituti le attività sono già partite, con 280 tra psicologhe e psicologi già contrattualizzati. È il primo bilancio del servizio di Psicologia scolastica, partito in Campania lo scorso marzo e presentato nel corso di un convegno organizzato a Napoli dall’Ordine degli Psicologi della Campania.
La legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nella seduta del 16 ottobre 2023 e redatta con il contributo dell’OPRC, mira a fornire sostegno psicologico non solo agli studenti, ma anche alle famiglie, ai docenti e al personale Ata. Il servizio di Psicologia scolastica nasce con l’obiettivo di potenziare le attività di inclusione degli alunni con disabilità, intervenire sui disturbi specifici dell’apprendimento e altri bisogni educativi speciali, sostenere i processi di salute psicologica e prevenire i fenomeni collegati a bullismo e cyberbullismo, contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica e prevenire episodi di violenza e maltrattamento.
“Con questo servizio rispondiamo a un bisogno ormai evidente – sottolinea il presidente dell’OPRC, Armando Cozzuto – come dimostrano anche i casi di cronaca registrati in Campania. Lo facciamo in modo articolato e complesso, superando la logica dello sportello di ascolto e intervenendo su tutte le componenti del sistema scolastico e familiare. Oltre a intercettare in maniera precoce gli indicatori di fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo, guardiamo con un occhio particolare ai Bisogni educativi speciali per creare una scuola che sia più inclusiva e che offra anche un sostegno maggiore ai genitori”.
“La Psicologia scolastica vuole portare armonia e benessere all’interno delle nostre scuole – spiega l’assessora regionale alla Scuola e alle Politiche sociali e giovanili, Lucia Fortini – sono già tanti gli istituti che hanno aderito, ora dobbiamo garantire unitarietà a una serie di interventi che la Regione ha messo in campo, come il supporto psicologico, l’educazione all’affettività e alla gestione dei conflitti, il supporto ai singoli ragazzi. Interventi che devono coesistere per fare in modo che si sviluppino maggiori sinergie”.
“La salute mentale e il benessere psicologico sono state da sempre una priorità nell’azione della Regione Campania – dice Bruna Fiola, consigliera regionale e presidente della VI commissione Politiche sociali – per garantire una vera presa in carico complessiva. Abbiamo scelto di puntare sulla scuola perché è la principale comunità educante, attorno alla quale operano gli insegnanti e la famiglia. Con questo servizio vogliamo essere un punto di riferimento per i ragazzi, aiutarli a raccontare le loro paure e incertezze e fare in modo che non si verifichino più tragedie come quella di Daniele, che qualche giorno fa si è tolto la vita a 17 anni”.