La grinta non basta: a Verona contro la Tezenis il Gruppo Lombardi Avellino Basket lotta per 40’ minuti, ma dal Pala Agsm Aim esce sconfitto con il punteggio di 98-92. Una gara nella quale gli attacchi hanno prevalso sulle difese, con l’attacco gialloblu ad essere chirurgico nel finale, realizzando 29 punti e chiudendo con 17/36 da tre punti. Agli irpini non bastano la buona prestazione di Lewis e Mussini autori rispettivamente di 24 e 20 punti, il 13/22 dalla lunga distanza e l’aver vinto la battaglia a rimbalzo 35-25. Mercoledì si torna in campo a Cremona contro la Juvi di coach Bechi.
PRIMO QUARTO
Buscaglia apre la contesa con una novità nel quintetto: fuori Mussini e dentro Jurkatamm. I problemi fisici settimanali del reggiano hanno indotto il tecnico ad inserire l’estone nello starting-five e senza un vero play. I primi cinque minuti sono ad appannaggio della formazione di casa, che si porta sul 9-5. Il primo vantaggio avellinese arriva con un gioco da tre punti di Chandler, che porta gli irpini sul 14-16. Sono gli attacchi a prevalere sulle difese, con le percentuali da tre punti a rendere divertente il match. Nel finale di quarto i biancoverdi trovano un primo allungo, che consente di chiudere il periodo avanti sul +3 (25-28).
SECONDO QUARTO
Chandler riparte spingendo il piede sull’acceleratore, con un break di 7-2 tutto firmato dalla guardia made in USA, Avellino si porta sul +8 (27-35). Cavina chiama time-out ed al ritorno in campo Verona replica elevando l’intensità difensiva. Il break della Tezenis di 16-3 ribalta la contesa. Le triple di Baldi Rossi e cinque punti di fila di McGee portano Verona a condurre 43-38. La partita è una rumba, fatti di break e di triple a valanga. Si va all’intervallo con i padroni di casa avanti 49-47. Nei primi venti minuti sono da segnalare le percentuali da tre: il 52.0% per la Scaligera con 9/17 e il 72.0% degli irpini con 8/11.
TERZO QUARTO
Il lungo botta e risposta prosegue nel terzo periodo, le percentuali da fuori calano per un attimo ed infatti le due squadre provano ad attaccare l’area. Al minuto venticinque una tripla di Lewis consente agli irpini di raggiungere il 55-59. Il +4 dura poco, Ambrosin replica con due triple riportando Verona avanti 61-59. Nessuna delle due squadre riesce a staccare l’altra ed il periodo termina sul 69-69.
QUARTO QUARTO
L’avvio dell’ultima frazione è favorevole alla squadra di casa. Gli uomini di Cavina siglano un break di 11-3 allungando sul +8 (80-72). Avellino riprende a segnare con una tripla di Jurkatamm, ma l’inerzia è di Verona, che sale sul +14 (94-81) portando a casa l’incontro con il punteggio 98-92.
COACH BUSCAGLIA: COMPLIMENTI A VERONA
“Complimenti a Verona per essere riuscita a portare la partita dalla sua parte nel finale. Abbiamo subito alcune situazioni in uno contro uno, qualche rimbalzo offensivo nei momenti importanti – ha commentato coach Buscaglia, che ha aggiunto –. Abbiamo fatto meglio nel terzo periodo, ma dobbiamo migliorare difensivamente e fortunatamente si torna in campo già mercoledì”.
PARZIALI: 25-28; 24;19; 20-22; 29-23
Tezenis Verona: Lorenzo Ambrosin 19 (2/3, 5/10), Tyrus Mcgee 18 (4/5, 3/9), Federico Zampini 16 (5/8, 2/2), Michele Serpilli 11 (1/1, 3/3), Filippo Baldi rossi 11 (4/5, 1/3), Riccardo Bolpin 10 (1/3, 2/4), Justin Johnson 8 (4/7, 0/1), Marco Spanghero 5 (1/1, 1/3), Diego Monaldi 0 (0/1, 0/1), Petar Kuzmanic 0 (0/0, 0/0), Davide Pittana 0 (0/0, 0/0), Mattia Mecenero 0 (0/0, 0/0). All: Cavina
Tiri liberi: 3 / 4 – Rimbalzi: 23 9 + 14 (Justin Johnson 7) – Assist: 23 (Tyrus Mcgee 7)
Gruppo Lombardi Avellino Basket: Jaren Lewis 24 (5/12, 4/4), J.j. Chandler 20 (7/14, 1/3), Federico Mussini 20 (3/4, 3/8), Mikk Jurkatamm 14 (1/2, 4/4), Giacomo Dell’ agnello 10 (3/3, 1/1), Alexander Cicchetti 4 (2/4, 0/0), Andrea Zerini 0 (0/1, 0/1), Cosimo Costi 0 (0/0, 0/0), Alessandro Grande 0 (0/0, 0/1), Giovanni Pini 0 (0/1, 0/0), Giacomo Donati 0 (0/0, 0/0). All. Buscaglia.
Tiri liberi: 11 / 13 – Rimbalzi: 29 11 + 18 (Jaren Lewis 7) – Assist: 15 (Federico Mussini, Alessandro Grande 3)
Arbitri: Alessandro Costa di Livorno, Marco Rudellat di Nuoro, Antonio Giunta di Ragusa.