Stamattina sciopero davanti alla Aurubis di Pianodardine, nel nucleo industriale di Avellino.
La dirigenza di questa azienda che lavora nel settore della trasformazione dei metalli ferrosi, lo scorso ventisei settembre ha licenziato un suo dipendente, attivo come delegato sindacale nel consiglio di fabbrica. Dopo undici giorni in cui la produzione non si è fermata, questa mattina il segretario provinciale della Fismic, Giuseppe Zaolino, insieme al segretario provinciale della Fiom; Giuseppe Morsa, in una conferenza stampa improvvisata ha voluto fare chiarezza su quello che è ormai diventato un caso di
” di abuso di potere da parte dei vertici aziendali “. Zaolino ha ricordato come ” anche alla Aurubis bisogna ripristinare le regole della democrazia”. E ricorda i fatti avvenuti: ” Alle cinque di mattina, a fine turno di quel giorno, i vertici aziendali si sono recati da questo operaio per comunicargli il licenziamento. Mentre era ancora sul posto di lavoro”. Per il sindacalista non era soltanto ” inopportuno perché non hanno tenuto conto della legge sulla privacy e del rispetto verso un proprio dipendente” ma anche ” indelicato, nei confronti di un lavoratore serio, che aveva acquistato fiducia e credibilità nei confronti dei suoi colleghi”. Ma che, evidentemente, dava fastidio alla dirigenza di Aurubis. ” La verità è che questa azienda è malgestita, ci sono persone al comando che abusano del proprio ruolo – continua Giuseppe Zaolino -” Hanno voluto creare il caso – aggiunge il segretario provinciale della Fismic -. Noi faremo scattare una querela per risarcimento danni”. È già stata presentata una documentazione per mettere sotto inchiesta la dirigenza Aurubis per ” abuso di potere”. Un metodo, sottolinea ancora il sindacalista, ” che non si vedeva in provincia di Avellino da tempo”. Per i lavoratori, per il sindacato, dovrà essere ” una battaglia di civiltà perché quella a cui stiamo assistendo è una sceneggiata dell’azienda, che comanda a prescindere dalle regole democratiche”. Il sindacato, inoltre spiega Zaolino, andrà ” in tutte le sedi istituzionali fino ad arrivare alla magistratura”. La maturità degli operai della Auribis si è mostrata fino ad oggi, ” perché non è stato fatto un giorno di sciopero ma oggi c’è stata una reazione unanime” . Senza essere ” barricaderi”, per il sindacalista Fismic, bisogna portare avanti una ” lotta intelligente “. Perciò ” dobbiamo attrezzarsi, sarà un percorso lungo, per dimostrare la nostra verità. Perché, nel castello, il re è isolato”.




