E’ Pasquale Giuditta a spiegare le ragioni delle sue dimissioni da consigliere dell’Ato “Mi vedo costretto ad intervenire a fronte della palese strumentalizzazione che allude alle mie dimissioni irrevocabili da consigliere dell’ente d’ambito. Assolutamente distorto ed erroneo appare il collegamento operato tra le mie dimissioni e la documentazione che si è appalesata solo dopo l’accesso agli atti relativamente alla gestione della società Irpinia Rifiuti zero.
La scelta di dimettermi, infatti, è frutto di una decisione sofferta e personale che ho maturato nel corso del tempo. La decisione deriva da incongruenze che si sono appalesate in maniera più forte e preminente negli ultimi giorni, ma che non derivano dalla mia posizione personale. L’essere stato oggetto, da ultimo, di una forte attenzione, ovvero una prima proposta di delibera avente ad oggetto la verifica su una mia possibile decadenza, la trasmissione della richiesta all’anac che ha dato parere negativo, una seconda proposta di delibera di decadenza immotivata ed illegittima non avevano scalfito la mia determinazione e volontà di proseguire nell’interesse pubblico.
Non accetto queste strumentalizzazioni e non c’è nulla nel contenuto delle mie dimissioni che possa ritenersi lesivo, al contrario di quanto ho letto nella giornata odierna sulla stampa.
Mi riservo, quindi, ogni valutazione a tutela del mio interesse”