Dal portavoce de I Cittadini in Movimento, l’avvocato Massimo Passaro, arriva un appello a diffidare della pletora di politici ed amministratori che dall’oggi al domani passano dal centrosinistra al centrodestra, una pratica che accelera in queste settimane in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre prossimi: “Mi piacerebbe – scrive Passaro – che la gente leggesse davvero gli articoli, senza fermarsi al titolo o, peggio ancora, senza interpretarli a modo proprio. Nei giorni scorsi ho scritto una serie di articoli dedicati al centrodestra, con l’intento di spronare la classe dirigente e gli elettori a reagire, a riflettere, a ribellarsi alle scelte che i partiti della coalizione – in Regione e non solo – stanno portando avanti”.
“Voglio chiarirlo una volta per tutte: non faccio più parte dei partiti di centrodestra da molti anni.
Ho un’associazione di cittadinanza attiva, con la quale continuo a esercitare un’azione di controllo e di stimolo sul territorio, ma non ho alcun legame con strutture di partito. Scrivo, dunque, da cittadino libero, da osservatore politico che prova a offrire un punto di vista critico e costruttivo”.
“Purtroppo, molti leggono ciò che scrivo filtrandolo attraverso la propria ottica o convenienza, attribuendomi ruoli, simpatie o appartenenze che non ho. E questo, permettetemi, è un modo sbagliato di intendere il confronto pubblico. Il mio intento non è quello di attaccare, ma di sollecitare una riflessione profonda: chi ha militato per anni nel centrodestra, spesso stando all’opposizione, ha costruito consenso solo grazie alla serietà, alla coerenza e alla credibilità personale, non certo per interessi o clientele”.
“Oggi, invece, si assiste a una corsa verso il potere regionale che ha smarrito ogni coerenza. Le liste si riempiono di ex amministratori, ex sindaci, ex esponenti del centrosinistra, accolti in spregio a chi ha creduto e lavorato con lealtà per anni. In questo modo si rischia di presentare agli elettori candidati che parlano di centrodestra senza conoscerne davvero i valori”.
“Per questo, il mio richiamo è semplice: leggete prima di interpretare. I miei articoli non nascono da appartenenze, ma da una passione civile che mi porta ad analizzare e discutere ciò che accade nella nostra comunità politica. Non chiedo di condividere ogni parola, ma solo di leggere con attenzione, di capire lo spirito con cui scrivo. Perché, in fondo, la democrazia si fonda anche su questo: sulla capacità di ascoltare, riflettere e comprendere, prima di giudicare”.