Una giornata di studi internazionali dedicata a Pacello di Mercogliano e ai Giardini d’Europa. E’ l’appuntamento in programma il 21 ottobre, alle 9.30, nella sala degli arazzi del palazzo abbaziale del Loreto a Mercogliano,
La giornata di studi, ideata dall’Associazione Pacello da Mercogliano APS e organizzata insieme al Comune di Mercogliano, che vedrà la partecipazione dei maggiori studiosi francesi, spagnoli e italiani, ha il patrocinio del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, dell’Ordine degli Architetti di Avellino, dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Napoli, dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale, dell’Abbazia di Montevergine, dell’Istituto Tecnico Agrario De Santis di Avellino, delle Acli di Avellino e della Pro Loco di Mercogliano.
La giornata di studi del 21 ottobre, la prima in Italia, nasce dalla volontà di rilanciare l’attenzione sulla figura di Dom Pacello, coinvolgendo, nel luogo natale, Mercogliano, i maggiori esperti europei che hanno aderito immediatamente e volentieri al progetto e ai suoi sviluppi, da cui potranno nascere nuove connessioni, conoscenze e studi, ma anche occasioni di turismo culturale.
Ad anticipare la giornata di studi, il 20 ottobre nella Chiesa di San Francesco a Porta dei Santi, sarà la proiezione del documentario “Sulle tracce di Pacello da Mercogliano. Racconto di un diario di viaggio”, un racconto per immagini che dal borgo di Capocastello ripercorre le orme del genio mercoglianese che rivoluzionò i giardini rinascimentali d’Europa. Un momento divulgativo e narrativo, pensato per introdurre il pubblico al fascino di una storia che unisce ricerca, identità e meraviglia. L’iniziativa sarà presentata il 17 ottobre nel corso di una conferenza stampa.
Pacello di Mercogliano fu uno dei massimi giardinieri dell’Europa del Rinascimento. Sul finire del XV secolo, fu maestro giardiniere al servizio di Alfonso d’Aragona, Duca di Calabria per il quale curò la sistemazione dei giardini della scomparsa villa di Poggioreale, e probabilmente anche quelli posti tra la villa della Duchesca e Castel Capuano, anch’essi scomparsi completamente.
Nel 1495 Carlo VIII durante la sua spedizione militare in Italia rimase entusiasta dei giardini degli Aragonesi e convinse quindi Pacello a seguirlo in Francia, insieme a fra’ Giovanni Giocondo con cui sembra avesse collaborato a Poggioreale e molti altri artisti e artigiani attivi nei cantieri reali di Napoli.
In Francia Pacello ebbe modo di occuparsi come “giardiniere del re”, per incarico di Carlo VIII e del suo successore Luigi XII, dei giardini di varie residenze reali come quelle di Château-Gaillard ad Amboise, anche se il suo nome è legato soprattutto alla realizzazione dei giardini della reggia di Amboise, del castello di Blois e del castello di Gaillon, in collaborazione forse con fra’ Giovanni Giocondo.
A lui è attribuita l’introduzione in Francia di elementi rinascimentali come il parterre che divide il terreno con partizioni ortogonali con intenti scenografici e la presenza di fontane, padiglioni e logge. Introduce anche la coltivazione in vaso di agrumi, da riparare in inverno in stanza apposite.