Se in Irpinia si piange, in Puglia non se la passano tanto meglio. Sul versante dell’emergenza idrica sono, infatti, due realtà alle prese con le stesse difficoltà. E le rispettive comunità stanno soffrendo una crisi aldila’ dall’essere risolta.
L’Acquedotto Pugliese, con una nota ufficiale, intanto rende noto che dal prossimo 21 ottobre abbasserà la pressione idrica in quella regione: per contenere i consumi ed invita ad acquistare le autoclave. Il portavoce dell’associazione dei Piccoli Comuni Italiani, Virgilio Caivano, che solo ieri è stato a Lacedonia, all’incontro con Roberto Fico candidato presidente, per il centrosinistra, alle prossime elezioni regionali in Campania del 23 e 24 novembre, per sottolineare che”l’emergenza idrica è la nuova questione meridionale” sostiene che”dire che siamo al ridicolo è davvero poco. Sono mesi che giro il Sud, dalla Puglia alla Campania, alla Basilicata alla Calabria, proprio perche’ quello che continuo a dire è diventato un libro: “La crisi idrica, la vera Questione Meridionale”.
E proprio a Lacedonia, nel suo intervento ha sottoposto al candidato presidente di palazzo Santa Lucia e al neo segretario regionale dem Piero De Luca, l’argomento della crisi idrica” e il disastro irpino – scrive Caivano -“. Ed ha chiesto che la situazione dell’Alto Calore”sia un problema da affrontare a livello nazionale ed europeo”.
A Lacedonia ,in maniera chiara e diretta ho posto il tema a Roberto Fico e Piero De Luca per quanto riguarda il disastro irpino e la “questione” Alto Calore come un tema da affrontare a livello nazionale ed europeo. E ha fatto conoscere la”barzelletta della Puglia”.” Il tubacchione, un giorno finanziato e l’altro no. Gli invasi del Liscione in Molise e Occhito in Puglia che buttano l’acqua quando supera i livelli perché non sicure oltre certi limiti. Mentre l’agricoltura pugliese muore desertificata”. Per il coordinatore nazionale dei Piccoli Comuni Italiani”il PNRR ha fallito la sua missione, i nostri invasi risalgono alla Cassa per il Mezzogiorno e non ci sono progettualità vere”. Tante comunità, il mondo agricolo,”quello non rappresentato dalle sigle canoniche, provano ad alzare la testa”. Caivano conclude con una esortazione:”Svegliati Sud!!!”