Verso la fine degli anni Cinquanta, Pier Paolo Pasolini, già noto nel mondo culturale italiano come poeta, saggista e autore di romanzi, al centro di uno scandalo che lo costrinse a fuggire dalla materna Casarsa a Roma, decide di dedicarsi al cinema con un coinvolgimento sempre crescente che lo porterà a realizzare in 15 anni circa una ventina di film fra lungometraggi, cortometraggi, documentari e reportage.
Nell’opera di Pasolini il cinema assumerà un ruolo essenziale, benché assai sofferto e conflittuale, anche a causa di come la sua opera venne accettata, attaccata e censurata. Quello che Pasolini sperimentò in modo del tutto originale fu un cinema di poesia, in grado di elaborare grazie e attraverso le immagini, il tesoro simbolico e culturale di una civiltà, una specie di antropologia poetica del presente sempre attenta al linguaggio, densa e stratificata e attratta tanto dalla messa in scena come dalla capacità quasi documentaria che il mezzo cinematografico dimostra nel rivelare il “sordo caos delle cose”.
Giovedì 23 ottobre alle ore 18,15 presso la Sala delle Arti a Manocalzati, l’Associazione Igor Stravinsky ospiterà il recital letterario del giudice Gennaro Iannarone che approfondirà la tematica “Pier Paolo Pasolini… La poetica in letteratura e nel cinema”, con la partecipazione del giovanissimo percussionista irpino Alessandro Ruggiero.
Il progetto dal titolo “Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini…affinità a confronto” si avvale del contributo della REGIONE CAMPANIA – Promozione e valorizzazione della Cultura, e del partenariato di MusicAmica e del comune di Manocalzati.