Arriva dall’amministratore unico di Legambiente Claudio Crivaro una replica alle accuse relative a presunte irregolarità nelle fatturazioni trasmesse ai Comuni lanciate dall’Ato “Sono importi già presenti nel bilancio 2023-24. La fatturazione finita sotto accusa deriva da un’indicazione ricevuta dagli organi di revisione contabile durante la redazione e approvazione del bilancio 2023» posizione poi confermata anche nel bilancio 2024, approvato a metà settembre. Non abbiamo nulla da nascondere. E’ inaccettabile che questa polemica venga sollevata mentre è in corso il passaggio di proprietà dell’azienda agli enti locali. Sarebbe stato più utile un tavolo tecnico. Del resto, se ad aprile i nostri conti erano considerati validi, non si capisce perchè oggi siano messi in discussione. L’azienda è a disposizione per tutti i chiarimenti del caso ma ripetiamo che i nostri conti sono pubblici e monitorati dal sistema bancario, se i bilanci superano questa valutazione non credo si possa parlare di irregolarità. Sappiamo che la parte più delicata dei nostri conti è rappresentata da crediti e dei 94 comuni serviti 15 sono regolari con i pagamenti, il credito complessivo vantato da Irpiniambiente è di 40 milioni”



