Condannati per la detenzione di armi e assolti dall’accusa di riciclaggio. Si e’ chiuso cosi davanti al Gup del Tribunale di Crotone il processo con rito abbreviato nei confronti di Benedetto Cava, 34 anni, gia’ noto alle forze dell’ordine e Salvatore Cava, 23 anni di Pago Vallo Lauro, entrambi difesi dal penalista Gaetano Aufiero, legati da rapporti di parentela con elementi di primo piano del clan Cava, arrestati dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Crotone sulla SS 106, in località Poggio Pudano prima di Pasqua.
La Procura aveva invocato una condanna a cinque anni e otto mesi per Cava Benedetto e tre anni e dieci mesi per Cava Salvatore. Il Gup ha inflitto cinque anni di reclusione per il primo, che tra l’altro vanta anche precedenti per associazione finalizzata al traffico di droga e tre anni e due mesi per il secondo. La motivazione della sentenza sara’ depositata tra 90 giorni.
La Procura di Crotone aveva fatto richiesta di giudizio immediato, quella firmata dal pm Pasquale Festa e accolta dal Gip del Tribunale di Crotone. Entrambi gli indagati, difesi dall’avvocato Gaetano Aufiero, avevano optato per il rito abbreviato. I due erano accusati di riciclaggio e detenzione abusiva di armi.
I militari dell’Arma avevano proceduto a una perquisizione del veicolo, rinvenendo tre armi perfettamente funzionanti e pronte all’uso, insieme a 47.660 euro in contanti, nascosti in un vano ricavato nel bagagliaio. Erano stati arrestati in flagranza con l’ipotesi di detenzione e porto abusivo di armi clandestine e ricettazione. Nel dettaglio, i carabinieri hanno sequestrato: una pistola Beretta calibro 7.65, priva di matricola, con 6 proiettili; una pistola Colt calibro 45 con 7 proiettili; una pistola Bernardelli calibro 22, con matricola punzonata e 7 proiettili.I due arrestati furono trasferiti presso la casa circondariale di Crotone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e successivamente a fine aprile sottoposti ai domiciliari.



