“E’ tempo di rimettere in movimento le persone perbene”. L’appello arriva dall’avvocato Massimo Passaro, fondatore e portavoce de ‘I Cittadini in Movimento’: “C’è stato un tempo in cui la politica era una cosa seria. Un tempo in cui contavano le idee, l’impegno, la responsabilità. Oggi, purtroppo, la scena è dominata da uomini soli al comando, incapaci di ascoltare, privi di visione, privi di un’organizzazione reale. Gli elettori sono stanchi: stanchi di vedere sempre gli stessi volti, stanchi di non avere una prospettiva, stanchi di essere chiamati alle urne solo per legittimare scelte già scritte”.
“A destra come a sinistra, anche in queste elezioni regionali, si assiste a un copione stanco. Candidati che hanno già amministrato Avellino senza lasciare traccia, che si ripresentano come se nulla fosse, senza un progetto, senza un gruppo, senza un legame vero con la città. Uomini e donne che parlano di cambiamento, ma che in realtà rappresentano la continuità di un sistema chiuso e autoreferenziale”.
“Vedere immagini di uomini soli che tentano di governare una città o una regione è ormai imbarazzante. La gente è confusa, disorientata, spesso delusa. Nel centrodestra ritroviamo figure che un tempo militavano nel centrosinistra e che oggi si reinventano portabandiera di valori che non appartengono loro. Nel centrosinistra, invece, si ripropongono gli stessi amministratori che hanno gestito male città, provincia e regione, ignorando i risultati fallimentari della propria azione”.
“Il risultato è evidente: Avellino ha perso la sua identità di capoluogo, è diventata un paesotto svuotato di vita e di prospettive. Le vetrine chiuse, le case vuote, i giovani che emigrano, i commercianti che non ce la fanno più: sono i segni di una città che muore lentamente, nell’indifferenza di chi la governa”.
“Eppure basterebbe poco per cambiare rotta. Non servono opere faraoniche o promesse irrealizzabili. Servono idee chiare, concrete, capaci di restituire dignità e vitalità al territorio: una rete di collegamenti efficiente con Napoli e Salerno, servizi accessibili, spazi culturali e produttivi, luoghi di aggregazione, una vera politica per i giovani e per le famiglie”.
“Ma per costruire tutto questo servono persone perbene. Persone che vivono la città ogni giorno, che conoscono i problemi reali, che non cercano una poltrona ma vogliono mettersi al servizio della comunità. È tempo di rimettere in movimento le persone perbene, quelle che non hanno mai smesso di credere nella buona politica e nel valore del fare”.
“L’elettore medio non è ingenuo: sa riconoscere chi ha lavorato e chi si fa vedere solo in campagna elettorale. Tuttavia, scegliere di non votare è un errore, perché significa lasciare campo libero proprio a chi ha ridotto la politica a un mestiere. Oggi più che mai serve partecipazione, serve coraggio, serve una nuova generazione di cittadini disposti a rimboccarsi le maniche. Avellino merita di tornare a essere una città viva, centrale, rispettata. E questo sarà possibile solo quando la politica tornerà ad avere un volto umano: quello delle persone perbene”.



