Finisce l’era di Vincenzo De Luca dopo dieci anni. Sei candidati alla carica di presidente della Regione Campania pronti a succedergli: il generale dei carabinieri e vice ministro degli Affari esteri di FdI, Edmondo Cirielli, sostenuto dall’intero centrodestra con otto liste; l’ex presidente della Camera e fondatore del Movimento 5 stelle, Roberto Fico, candidato del Campo largo, otto liste. Quattro ‘indipendenti’: Giuliano Granato con la lista Campania Popolare che racchiude Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Partito Comunista; Stefano Bandecchi, sindaco di Terni con la lista Dimensione Badecchi; Carlo Arnese, a capo della lista Forza del Popolo e Nicola Campanile che guida la lista Per.
Sono chiamati al voto cinque milioni di cittadini per il rinnovo dei 50 componenti del Consiglio regionale. Sono 5.800 le sezioni nelle cinque province. A seconda della popolazione; alla circoscrizione di Napoli, 27 seggi, a Salerno i seggi sono nove, a Caserta otto, ad Avellino quattro e a Benevento due.
Si possono esprimere due preferenze tenendo conto della parità di genere, e c’è la possibilità del voto disgiunto.
La soglia di sbarramento sarà del 2,5% così come stabilito delle modifiche apportate dal Consiglio uscente.
Dopo dieci anni di gestione De Luca, la Campania volta pagina. Il governatore uscente ha provato a ricandidarsi, ma c’è stata la bocciatura della Corte costituzionale della norma che De Luca aveva fatto approvare dal consiglio regionale per superare il limite dei due mandati alla carica dei presidenti di Regione.
L’ex sindaco di Salerno ha preteso allora che Fico si impegnasse a continuare il lavoro avviato in questi anni. Condizione accolta, la mediazione è passata. De Luca a Fico: “Buona fortuna, guagliò”. Ed è contro l’eredità di De Luca che si è scagliato il centrodestra contro la gestione della sanità, dei trasporti e delle aree interne spopolate.
Cirielli si è detto difensore del Sud mentre Fico ha attaccato il governo e le sue politiche “contro il Sud”. Fico ha evidenziato le presunte contraddizioni degli avversari, tra le scelte politiche nazionali e quanto promesso da Cirielli. Cirielli ha annunciato 100 euro in più per chi percepisce pensioni minime. Altra proposta: un condono edilizio. Il vice ministro ha siglato un patto con gli elettori su sanità, lavoro e pensionati: dimissioni “con effetto immediato” nel caso in cui “entro due anni e mezzo dal mio insediamento non sarà raggiunto il 50% degli impegni”.
Per il centrosinistra gli obiettivi sono vincere le elezioni regionali, sfrattare il governo Meloni nel 2027, consolidando il modello Napoli che nel 2021 portò alla vittoria il sindaco Gaetano Manfredi. L’ex rettore è stato spesso al fianco Fico.
Il centrodestra vuole invece riconquistare una Regione da dieci anni governata dal centrosinistra. I ministri hanno battuta tutto il territorio campano: il comizio del Palapartenope, con la premier Giorgia Meloni, ha alimentato polemiche per il balletto finale al grido “Chi non salta comunista è”.




