Un murale collettivo per ribadire la necessità di unire le forze nella lotta contro ogni forma di violenza. E’ quello che ha visto protagonisti i 16 comuni dell’Azienda Speciale Consortile dell’Ambito Sociale A04 e la Cooperativa Sociale La Goccia, da anni impegnata nel contrasto alla violenza di genere sul territorio provinciale attraverso tre centri antiviolenza e due case rifugio. Questa mattina la presentazione al Comune di Avellino, nell’ambito della Campagna di sensibilizzazione e prevenzione “Dall’8 marzo al 25 novembre”, che ha coinvolto amministrazioni, scuole, associazioni locali e cittadini, nel segno di un approccio partecipato e continuativo, nato dal desiderio di far crescere una cultura del rispetto e della prevenzione. A comporre il murale i 16 pezzi–puzzle simbolicamente assegnati a ciascun Comune dell’Ambito, da Montefredane a Tufo, da Pratola ad Altavilla. Ogni pezzo rappresentava una tematica fondamentale: dalla forza e resilienza femminile alla necessità di denunciare la violenza, dall’autodeterminazione al riconoscimento del ruolo delle donne nella Storia e nella costruzione della Pace.
E’ Antonella Tomasetta della Cooperativa La Goccia, operatrice del Centro AntiViolenza, presente insieme alla psicologa Caterina Sasso e al presidente Rosario Pepe e ai primi cittadini dei Comuni coinvolti, a sottolineare come “Questa iniziativa va oltre il consueto rito di denuncia delle aggressioni che quotidianamente ledono donne e minori. L’obiettivo era quello di trasformarlo in una dichiarazione viva, tangibile e profondamente partecipata: l’affermazione di una responsabilità condivisa che ci chiama tutti in causa, per un contesto territoriale capace di offrire protezione, ascolto e supporto immediato. Di qui la volontà di coinvolgere le amministrazioni comunali e le scuole, a partire dagli studenti dell’Alberghiero Rossi Doria che hanno realizzato un progetto di service learning contribuendo a sensibilizzare i loro coetanei con interviste e distribuzione di volantini. Abbiamo cercato di parlare ai territori, ognuno dei Comuni ha ricevuto un pezzo di puzzle su temi legati a pari opportunità, pace, violenza di genere, sostegno alla maternità e ne ha fatto strumento per dialogare con le comunità Poi quel pezzo di puzzle è andato a comporre un murale collettivo per lanciare un messaggio unico, Un percorso che continuerà con i laboratori nelle scuole dedicati alle emozioni”. Tomasetta sottolinea come “i dati legati alla violenza di genere si mantengano stabili. Quest’anno sono 150 le donne che si sono rivolte al Centro. Si tratta di donne dai 25 anni in sù, mentre sono le più giovani a non chiedere aiuto. Eppure sappiamo bene che il fenomeno esiste perchè lo tocchiamo con mano quando portiamo i nostri laboratori delle scuole e alcune ragazze ci chiedono aiuto. Quanto agli spazi della violenza, avviene sempre nell’ambito delle relazioni domestiche. E’ evidente che è necessario lavorare sulle nuove generazioni, cambiare il tipo di messaggio, promuovere un’immagine diversa della donna, non più vittima ma capace di far sentire la propria voce e affermarsi in ogni ambito della società”.










