Hanno voluto dedicare il loro viaggio a Dario Bavaro pellegrini e viandanti del Cammino di Guglielmo, partiti questa mattina dall’Abbazia del Goleto per raggiungere, seguendo l’Ofanto, Canosa e Barletta, tappe finali del Cammino. A guidare l’itinerario Gianni Marino e La Casa di Giuseppe Casciaro. Una tappa speciale che ha permesso, grazie a un bus, anche ai non camminatori, di scoprire il cammino dedicato al patrono d’Irpinia.
Una dedica doverosa, quella a Dario Bavaro, tra i principali promotori del cammino, nella convinzione del valore che rivestono i viaggi-cammino per stabilire nuove relazioni felicitanti tra le persone, i paesi e le città lungo le 15 tappe tra Irpinia, Basilicata e Puglia. Ma anche una scommessa per rilanciare il territorio e farlo conoscere a un pubblico sempre più ampio. “Dario Bavaro – sottolinea Angelo Verderosa – è stato la migliore guida per restare in Irpinia, per conoscerla in silenzio nella compagnia di una salda amicizia; contagiosa e fondativa. Da Cairano 7x alle Masterclass sui mestieri dello spettacolo con Dragone, al Cammino di Guglielmo, a Irpinia c’è, a Recupera-Riabita, fino al recente progetto dei ritiri culturali intorno al ‘camino’ nell’Abbazia del Goleto che avremmo iniziato a fine novembre. Perdiamo un uomo d’arte, di pensiero, di silenzio, di bellezza, di gentilezza”
Il Cammino di Guglielmo è un pellegrinaggio che si snoda per 320 km, partendo dal Santuario di Montevergine fino alla Basilica del Santo Sepolcro di Barletta, attraversando tre regioni, Campania, Basilicata e Puglia. Un percorso spirituale che segue le orme di San Guglielmo, un santo patrono dell’Irpinia, un viaggio di condivisione che invita i pellegrini a riflettere sulla propria vita e a connettersi con la natura e la storia del territorio.




