Una riflessione sull ‘universo di Dante “Dalla sinfonia delle sfere celesti alla funzione ritmica e strutturale delle polifonie paradisiache”. E’ il titolo dell’incontro promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno Dottorato in Studi Letterari, Linguistici e Storici. Relazionerà il professore Alberto Granese, in programma martedì 9 dicembre 2025 ore 10.30 Sala Conferenze Paparelli-Placanica ù
Una riflessione, quella di Granese dedicata a Dante, che trova il suo nucleo centrale nella monografia «La coscienza metaletteraria di Dante: le rifrazioni strutturali della “Comedìa”». Il critico indaga la consapevolezza che Dante stesso aveva dell’atto di fare poesia e della costruzione del suo poema. Granese analizza come la Comedìa non sia solo un racconto, ma anche una meditazione sulla propria forma e sul processo creativo, evidenziando le “rifrazioni strutturali” che rendono il poema un universo poetico cristallizzato. Un’attenzione rivolta anche alla funzione ritmica e strutturale delle componenti musicali. La musica appare non solo un elemento descrittivo della beatitudine, ma finisce per agire come vera e propria impalcatura strutturale e veicolo del senso mistico e teologico della terza cantica.
All’analisi della struttura interna e alla consapevolezza formale di Dante (la metaletterarietà), si affianca un’indagine dei grandi valori etico-civili (specialmente la Giustizia) e una sensibilità verso la modernità e l’influenza duratura del poema
Alberto Granese, professore ordinario “storico” di Letteratura italiana nell’Università degli Studi di Salerno, è saggista e critico letterario. I suoi interessi scientifici spaziano da Dante a Petrarca, da Tasso a Vico, da Alfieri a Foscolo, da Leopardi a d’Annunzio, al canone del romanzo moderno, con Joyce, Proust, Kafka, Pirandello, Svevo, e allo scavo fenomenologico esteso alla cultura del secondo Novecento su autori, solo per citarne alcuni, come Quasimodo, Alvaro, Sciascia, Moravia, Pasolini, Primo Levi.



