Ci sono tante ragioni per ricordare Pasquale Stiso: avvocato di grido, sindaco di Andretta, amministratore provinciale, poeta, autore teatrale, sceneggiatore, profondo conoscitore del territorio irpino, intellettuale poliedrico. E benefattore, vicino agli ultimi. Carlo Tedeschi, coordinatore del Premio Stiso, giunto quest’anno alla terza edizione, ricorda, ad esempio, che “da sindaco, Stiso introdusse innovazioni significative, come la condotta veterinaria negli anni ’50, quando la vita economica dei contadini dipendeva dal bestiame. Aveva capito, vivendo nelle terre dell’Osso, quanto fosse importante essere presenti e attenti ai bisogni reali, e in questo caso vitali, delle famiglie”. E ancora: “La casa paterna di Stiso è stata donata dagli eredi al Comune di Andretta e oggi è trasformata in casa rifugio per donne vittime di violenza; è stata utilizzata, nei mesi successivi allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, per ospitare famiglie ucraine in fuga. È una delle poche case rifugio del genere in Italia, un segno tangibile di come la memoria di Stiso continui a tradursi in servizio verso gli ultimi: un irpino che merita di essere riscoperto”, spiega Tedeschi. Per quanto riguarda il cinema, “Stiso – dice Tedeschi – firmò, tra l’altro, La donnaccia, film di Camillo Marino che ebbe più fortuna all’estero che in Italia per via della censura dell’epoca”.
La cerimonia di premiazione del Premio Stiso, presentata questa mattina al Circolo della Stampa, è in programma a Grottaminarda il 20 dicembre, alle ore 16.30, nella sala consiliare. I premiati: per la sezione Arte, Paolo Sandulli e Generoso Spagnuolo; per la sezione Cinema, Valeria Vaiano e Paolo Spagnuolo; per la sezione Letteratura, Sandro Abruzzese e Simona Dolfi; premio speciale alla Memoria a Pio Russo Krauss, medico napoletano, alpinista e scrittore, molto legato all’Irpinia. “Quest’anno – conclude Tedeschi – abbiamo scelto artisti e professionisti che si sono distinti nelle loro attività e che rappresentano l’eccellenza irpina”.
Durante la conferenza stampa, il critico e storico del cinema Paolo Speranza, coordinatore del Premio Stiso, ha anticipato anche il programma della Rassegna di Scrittura della Città, “avviata due anni fa e poi sospesa per la fase elettorale, che riprenderà con tre appuntamenti all’inizio del nuovo anno”. Uno di questi appuntamenti, fissato per il 6 marzo, sarà dedicato agli scrittori che collaborarono con la rivista Cinema Sud: “Ricorderemo Camillo Marino, fondatore della rivista, Pasquale Stiso e Peppino Pisano, figura troppo spesso dimenticata. A Pisano, giornalista, docente, poeta, pittore, uomo politico del cattolicesimo democratico, come Associazione Cinema Sud proponiamo di intitolare il Circolo della Stampa: un intellettuale del secondo Novecento che merita un riconoscimento concreto”.
Tra i premiati del Premio Stiso, questa mattina c’era il giovane Paolo Spagnuolo, che ha raccontato il suo lavoro Catch, la memoria tra le corde: “Non sono un regista in senso stretto, ma un giornalista e saggista che si occupa di cinema. Il documentario nasce dal desiderio di raccontare la storia dei fratelli Giusto di Fontanarosa, diventati campioni di catch negli anni ’50 e ’60. Attraverso il catch si racconta una grande storia familiare: uomini emigrati in Sud America alla ricerca di una vita nuova, che non divennero muratori o ristoratori, ma lottatori professionisti. Furono conosciuti in tutto il mondo e lavorarono anche come controfigure nel cinema. Uno di loro, Angelo, finì persino sui set di Fellini”.




