Si è chiuso con un proscioglimento per mancanza di querela al terzo giudizio di Appello di ritorno dalla Cassazione la vicenda giudiziaria nei confronti di Danilo e Gennaro Volzone, difesi dall’avvocato Gaetano Aufiero e Domenico Matarazzo, difeso dall’avvocato Roberto Romano, condannati in primo e secondo grado per la razzia all’interno dell’ex Centro di Accoglienza denominato Casa Serpico.
Inizialmente, i due imputati furono condannati a pene di circa due anni di reclusione per il furto aggravato, con l’aggravante dello scasso, poiché l’accesso ai locali avvenne tramite una finestra rotta. Neanche a dirlo, questa aggravante venne poi annullata in Appello, portando a una riduzione della gravità delle accuse.
Nonostante tale riformulazione, la condanna venne confermata in secondo grado. A quel punto, l’avvocato Gaetano Aufiero, legale di Danilo e Gennaro Volzone, presentò ricorso in Cassazione, chiedendo l’annullamento della sentenza di Appello.
La Corte di Cassazione accolse la richiesta della difesa, rinviando il caso a una nuova Sezione della Corte di Appello di Napoli. La corte di Appello, dopo aver riesaminato la questione, confermò le condanne precedenti, e il caso tornò nuovamente in Cassazione.
Il secondo rinvio dalla Cassazione si rivelò determinante. Nel frattempo, la riforma Cartabia aveva introdotto modifiche rilevanti in materia di procedibilità dei reati, con particolare riferimento al furto semplice.La nuova normativa stabilisce che, in assenza di aggravanti, il furto semplice non sia perseguibile d’ufficio, ma richieda la querela della persona offesa per poter essere perseguito. Poiché tale querela non era stata presentata, la Corte ha ritenuto che non sussistessero gli elementi per il proseguimento del processo, decretando, di conseguenza, il proscioglimento definitivo dei fratelli Volzone.



