“Non c’è scritta o atto intimidatorio che possano distogliermi dal mio impegno totale per Avellino. Io vado avanti convintamente”. Con un posto su Facebook il sindaco di Avellino Gianluca Festa parla, 24 ore dopo la scoperta, delle scritte intimidatorie nei suoi confronti apparse sui muri dell’ufficio anagrafe del municipio del capoluogo. Scritte che inneggiano addirittura ad una sua “gambizzazione” e sulle quali stanno indagando insieme la Digos e la Polizia Municipale.
«Il sostegno immediato e unanime della mia maggioranza, le tantissime attestazioni di stima e vicinanza giunte in queste ultime ore, il tempestivo intervento del Prefetto e del Questore, rappresentano – ha scritto – sprone ulteriore a portare avanti, con la consueta dedizione e senza tentennamenti, il lavoro quotidiano per la nostra amata città.Le frasi apparse ieri sull’edificio dell’Anagrafe sono gravi, tanto per il messaggio che contengono quanto per i termini utilizzati. Ma non sortiranno alcun effetto.
«Oggi come ieri, resto pienamente concentrato sul raggiungimento degli importanti traguardi amministrativi che ci siamo prefissati. Il calore e la solidarietà che sto registrando confermano che stiamo procedendo nella direzione giusta».